31 maggio 2022

Ongania e Bartesaghi, l’avventura nepalese continua. E regala emozioni e suggestioni impagabili

I due mandellesi hanno effettuato un altro affascinante trekking che li ha portati a raggiungere Lo Manthang, capitale dell'alto Mustang



(C.Bott.) Un meraviglioso viaggio e negli occhi (e nel cuore) un’infinità di immagini, di volti, di situazioni. Di montagne, di feste e di paesaggi. Non potranno mai dimenticare, Oscar Ongania e Fabio Bartesaghi, la splendida avventura vissuta in Nepal, con l’obiettivo di effettuare affascinanti trekking, di “costruire” anche attraverso aiuti concreti un legame importante con la popolazione di quelle terre e di donare (e ricevere) sorrisi.

Una splendida avventura, già, quella dei due amici mandellesi, che ora volge al termine e che è appunto destinata a lasciare in loro un solco indelebile. Ci sarà la salita fino alla cima del Paldor Peak, montagna che sfiora i 6.000 metri di altitudine, da ricordare. E ci sarà il successivo trekking (dieci giorni e nove notti a piedi) verso Lo Manthang, capitale dell’alto Mustang.



“Raggiungere a piedi Lo Manthang è stato meraviglioso - dicono dal Nepal Oscar e Fabio - Abbiamo trovato un tempo bellissimo e vento ovunque. La fatica del precedente trekking, certo, si è  fatta sentire, ma ne è valsa davvero la pena, anche perché il nostro viaggio ci ha portato a visitare villaggi e monasteri straordinari”.

E rimarranno - negli occhi e, come detto, nei cuori dei due mandellesi - anche le emozioni vissute in occasione del Tiji Festival, una delle tradizioni più sentite della religione buddhista. “Una festa straordinaria - raccontano - dove c’erano anche centinaia di  turisti e numerosi fotografi professionisti giunti in quella regione nepalese del Mustang appositamente per immortalare l’evento più grandioso dell’anno”.



“Ora stiamo scendendo - affermano Ongania e Bartesaghi - e siamo a Jomsom, municipalità del Nepal, capoluogo del distretto del Mustang, a pochi chilometri di distanza dal luogo in cui nelle scorse ore è stato trovato il relitto dell’aereo schiantatosi tra le montagne con 22 persone a bordo dopo essere decollato da Pokhara”.

Emozioni e suggestioni si rincorrono, nel magico Nepal.



























Nessun commento:

Posta un commento