31 maggio 2022

E’ morta Maria Poletti, esempio di altruismo e generosità. Mandello Lario le dice “grazie”

L’organista del "Sacro Cuore" Massimo Gilardoni: “Donna tenace e dal cuore grande. La ricordo con affetto e riconoscenza per l’aiuto che mi ha sempre dato e per il bene che mi ha voluto”

Maria Poletti


(C.Bott.) “La ricordo con affetto e riconoscenza per l’aiuto e il sostegno che mi ha sempre dato e per il bene che mi ha voluto. E’ stata lei la prima persona che ebbi modo di incontrare quando, nel settembre 1991, intrapresi la mia attività di organista al “Sacro Cuore”. L’allora parroco don Gianni Gatti mi disse di accordarmi con le donne della prima messa del mattino per i canti. E da subito entrai in sintonia con questa donna tenace ma dal cuore grande”.

Con queste parole Massimo Gilardoni, appunto da oltre 30 anni organista della parrocchia del “Sacro Cuore” a Mandello Lario, ricorda Maria Poletti, morta oggi pomeriggio all’età di 98 anni (li aveva compiuti lo scorso 30 aprile).

“E’ stata per me una grande amica - dice - e l’ha dimostrato sostenendomi in particolare nei momenti di difficoltà, specie quando la schola cantorum si trovava a muovere i primi passi. Non sono mancati momenti di scoraggiamento, ma lei è sempre stata al mio fianco e mi ha esortato a proseguire sulla strada che avevo intrapreso, supportandomi anche in talune decisioni di carattere personale”.

Maria Poletti festeggiata per il suo novantacinquesimo compleanno.


“Non aveva un carattere facile - aggiunge Gilardoni - ma sapeva farsi voler bene e non esito a dire che per me è stata come una nonna. Fino a prima della pandemia andavo a trovarla alla casa di riposo di Olginate, dove si trovava ormai da alcuni anni e dove, lucida di mente, trascorreva le giornate leggendo, partecipando alle attività della struttura e ricordando con chi andava a farle visita i tanti avvenimenti della sua vita”.

“A lei - conclude l’organista del “Sacro Cuore” - credo che non soltanto ogni persona legata alla parrocchia ma in generale tutti i mandellesi debbano dire grazie”.

E’ stata una vita tanto lunga quanto intensa, in effetti, quella di Maria Poletti, che per anni ha lavorato alla “Icma” per poi dedicarsi alla famiglia e ai suoi due figli Ada e Lorenzo, quest’ultimo morto improvvisamente nel luglio 2017.

Maria Poletti con Massimo Gilardoni.


Il suo nome si lega alle attività svolte in parrocchia. Con altre donne diede il suo apporto alla costruzione della chiesa del Sacro Cuore, oltre ad aver gestito per anni il bar dell’oratorio, nei locali sotto la parrocchiale.

E’ poi facile associare il nome di Maria Poletti  allo smistamento del rottame e della carta, attività gestite giornalmente per portare qualche soldo nelle casse della parrocchia.

Quindi le innumerevoli lotterie organizzate per raccogliere fondi e il suo impegno per la diffusione della “buona stampa”, una delle ultime attività da lei svolte in ordine di tempo.



Negli ultimi anni della sua attività si era spostata sotto la chiesa, dove gestiva la raccolta e lo smistamento del vestiario destinato alle persone bisognose. Un’altra attività svolta giornalmente, noncurante del caldo nei mesi estivi e, d’inverno, del freddo. Insomma un vero perno per il “Sacro Cuore”, dove ha pure fatto parte del coro parrocchiale.

Ha ragione, Massimo Gilardoni. Tutti, a Mandello, devono dire grazie a Maria Poletti per il bene che ha fatto e per il suo innato spirito di solidarietà. E per quegli esempi di altruismo oggigiorno così difficili da trovare.


Maria Poletti in una foto che la ritrae con il fratello Lazzaro.


Nessun commento:

Posta un commento