12 maggio 2022

Il Pd di Colico: “Quella ciclopedonale sull’Adda creerebbe problemi paesaggistici e ambientali”

Valentina Angelica Codurelli, segretaria del partito: “Nelle vicinanze vi è un’area protetta che ospita numerose specie di volatili che potrebbero trovare difficoltà nei loro spostamenti, con possibilità di impattare sulla struttura”



In merito alla prevista realizzazione della passerella ciclopedonale sul fiume Adda destinata a collegare i territori di Colico e Gera Lario il Partito democratico prende posizione con la nota che di seguito pubblichiamo:

Lo scorso 8 aprile è stato presentato dalla Giunta di Colico guidata dal sindaco Monica Gilardi il progetto della passerella ciclabile per l’attraversamento dell’Adda. Come Partito democratico comprendiamo l’utilità di un intervento per attraversare il fiume con la ciclopedonale ma non concordiamo con la scelta fatta dall’amministrazione comunale per realizzare l’opera stessa.

Il progetto ha un impatto visivo importante e imponente che irrompe su uno scorcio naturale meraviglioso, compromettendo il valore paesaggistico dei luoghi. Ricordiamo inoltre che, a pochi passi dalla prevista passerella, è presente un’area protetta che ospita numerose specie di volatili che, considerata la scelta di realizzare un’opera architettonica che si sviluppa in altezza, potrebbero trovare difficoltà nei loro spostamenti, con possibilità di impattare sulla struttura.

Tali scelte, come peraltro dichiarato in consiglio comunale dal vicesindaco Ielardi, hanno trovato parere negativo da parte di alcune associazioni ambientaliste, ma nonostante ciò, come affermato sempre dallo stesso Ielardi, i lavori proseguiranno.

Riteniamo inoltre che, oltre ai problemi paesaggistici e ambientali, la collocazione del ponte così come prevista non consentirebbe un adeguato collegamento con le altre ciclabili presenti nei comuni al di là dell’Adda.

L’alternativa ci sarebbe: realizzare la passerella così come già stato fatto al ponte del passo per l’attraversamento del Mera. L’impatto visivo sarebbe praticamente nullo, non ci sarebbero problemi per gli aspetti migratori e, paesaggisticamente, si otterrebbe un risultato compatibile con le peculiarità dei luoghi. I costi, poi, sarebbero senz’altro minori e l’attraversamento, posto in aderenza alla ferrovia Colico-Chiavenna, consentirebbe di collegare, con un peduncolo, la passerella sul fiume Adda con il vecchio passaggio a livello dismesso. In tal modo si creerebbe il collegamento con le ciclabili poste sulla sponda orientale del lago e verso la Valchiavenna, ciò senza interferire sul territorio della riserva naturale.

Ci domandiamo dunque se siano state esaminate altre scelte progettuali o se ci si è accontentati della soluzione proposta per logiche “campanilistiche”: per mantenere l’opera nel comune di Colico e soddisfare la smania di “tagliatori di nastro” presenti nella Giunta colichese.

La soluzione alternative darebbe forse meno visibilità all’attuale Giunta, ma sicuramente salvaguarderebbe il territorio, la fauna e il panorama che sono patrimonio di tutti, oltre a offrire un migliore e completo servizio anche ai cittadini di Colico e ai turisti.

Sottolineiamo infine che quest’opera, con le criticità sopra descritte, prevede un utilizzo di denaro pubblico, derivante dalle tasse dei cittadini, che va dai 2 ai 3 milioni di euro.

Valentina Angelica Codurelli, segretaria del Circolo di Colico del Pd

Nessun commento:

Posta un commento