23 maggio 2022

Riaperto il Museo ornitologico di Varenna, riferimento per la divulgazione naturalistica sul lago



Varenna aggiunge un’altra perla al suo già ricco tesoro. Riapre infatti e torna a brillare il Museo ornitologico “Luigi Scanagatta”. Dedicato all’indimenticato maestro varennese, ornitologo e personaggio televisivo (partecipò a “Lascia o raddoppia?” con Mike Bongiorno), il museo ha riaperto ieri, domenica 22 maggio.

La riapertura è soltanto l’ultimo passo di un percorso che ha visto l’istituzione nel 2018 di una commissione comunale consultiva, un attento restauro della collezione con il supporto di due professioniste - le dottoresse Gaia Bazzi e Cinzia Bergamino - incaricate dall’Università del Piemonte orientale, la riprogettazione del percorso museale (anche mediante la collocazione di nuovi pannelli bilingue), l’impegno di alcuni volontari del Cros di Varenna (in particolare di Roberto Brembilla) e la creazione di un nuovo logo museale (MOS) per rilanciare le campagne comunicative.



“Dopo un periodo ultradecennale in cui era stato inspiegabilmente trascurato - afferma il sindaco, Mauro Manzoni - abbiamo voluto fin dall’inizio del nostro precedente mandato investire su questo centro culturale, che vogliamo torni a essere un riferimento per studiosi, curiosi della natura e per le scuole del territorio, come lo è stato in passato, quando la visita al museo era un’esperienza che accomunava tanti studenti, piccoli e grandi”.

Il museo è fruibile in autonomia grazie ai sapienti pannelli didascalici che sono parte attiva e riqualificante della nuova progettazione realizzata dalle ricercatrici, elementi che stimolano la curiosità del visitatore e calano l’avifauna nei loro habitat tipici.



Un’esperienza unica per famiglie, appassionati di natura e semplici curiosi, che potranno ritrovare, fuori dal museo, molte specie di uccelli: si potrà camminare in riva al lago, sui sentieri, ma pure tra le contrade del paese, con uno sguardo nuovo e più attento all’ambiente che abitiamo.

“Un progetto fondamentale per la nostra Amministrazione - afferma l’assessore alla Cultura, Nives Balbi - che ha visto anche la pubblicazione, lo scorso anno, della checklist di tutti gli uccelli presenti nelle province di Lecco e Como. Siamo convinti che investire nel museo faccia da volàno per sviluppare altre iniziative culturali, con effetti benefici per i cittadini e per un turismo più consapevole”.



Durante la cerimonia di apertura, che ha visto la partecipazione dei sindaci di Colico, Monica Gilardi, e di Dervio, Stefano Cassinelli, è stato ricordato da Roberto Brembilla anche il contributo fornito dall’entomologo Giampiero Goggi, recentemente scomparso, che unitamente all’esperto Angelo Baraggia si era occupato della catalogazione dell’importante collezione malacologica presente al MOS.










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