21 febbraio 2023

“I nostri giorni in Commedia”, domani a Mandello la presentazione del libro di Santalucia e Vitali

 
Secondo appuntamento, questa settimana a Mandello Lario, dell’iniziativa promossa dall’assessorato comunale alla Cultura e all’istruzione per valorizzare scrittori locali e non. Mercoledì 22 febbraio sarà il turno di Roberto Santalucia e Pier Giuseppe Vitali, co-autori del libro I nostri giorni in Commedia.

L’incontro si terrà presso la Biblioteca comunale “Ercole Carcano” in via Manzoni, con inizio alle 18.30.
Roberto Santalucia è nato a Angri, in provincia di Salerno, nel 1951. Ex preside ora in pensione, già sindaco di Bellano, ha ricoperto anche la carica di assessore. Da sempre coltiva la passione per il teatro e oltre a essere regista è autore di varie commedie.
Pier Giuseppe Vitali ha 78 anni. E’ stato muratore, operaio al Cotonificio Cantoni, infermiere e in seguito centralinista e portinaio presso l’ospedale “Umberto I” di Bellano. Appassionato di agricoltura, coltiva viti e olivi.
 
Roberto Santalucia
 
Amante del teatro sin da piccolo, da quando è stata ripristinata la “Filodrammatica bellanese - Amici del teatro” vi è entrato a far parte come attore, oltre che come autore curando l’adattamento di testi classici.
 
Pier Giuseppe Vitali

Dopo avere incontrato Santalucia ha iniziato a scrivere  con lui una serie di testi. Quelli pubblicati nel libro che verrà presentato domani a Mandello Lario sono quelli messi in scena negli ultimi anni dalla “Filodrammatica bellanese” nelle province di Lecco, Como e Sondrio.
Si tratta di commedie scaturite dall’esigenza di portare nel teatro temi sempre attuali quali la globalizzazione, l’occupazione giovanile, la terza età, la guerra, le ludopatie.
Le commedie sono scritte in dialetto, anche se per alcuni personaggi - in base al ruolo e all’età - il copione è in lingua italiana.
Il libro è nato dall’esigenza di conservare i testi delle commedie, scongiurando il rischio di perderne le tracce.
Gli autori considerano la pubblicazione del libro I nostri giorni in Commedia un debito di riconoscenza verso il pubblico, che è sempre stato vicino alla Filodrammatica.

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