12 febbraio 2023

Abbadia Lariana in festa per santa Apollonia. “E’ straordinariamente moderna e ha molto da dirci”

Messa solenne in "San Lorenzo" e nell'omelìa del parroco don Fabio spazio anche all’attualità: “Sconcertato di fronte alla violenza di Blanco sul palco del Festival di Sanremo. Non ci si diverte distruggendo tutto”

 
(C.Bott.) Rilanciare il messaggio sempre attuale ispirato alla vita e al martirio di santa Apollonia, figura soltanto apparentemente lontana dalla vita e dagli interessi dei giorni nostri, e riflettere su alcuni episodi di stretta attualità che nulla hanno a che vedere con l’idea di un mondo più giusto, più vero e più bello. Ad Abbadia Lariana la festa in onore della compatrona è anche una sollecitazione a guardare con più attenzione alle cose per le quali vale davvero la pena vivere e a farle nostre.
Ha insistito su questi concetti, don Fabio Molteni, nell’omelìa da lui pronunciata durante la messa solenne di questa mattina celebrata nella chiesa di San Lorenzo, presenti tra gli altri il sindaco Roberto Azzoni e il prefetto di Lecco, Sergio Pomponio.
 
 
“La legge dell’amore deve prevalere e deve essere al centro della vita di ciascuno di noi - ha detto il parroco - e nonostante sia vissuta oltre 1.700 anni fa santa Apollonia in questo senso ha ancora molto da dirci. Lei è onorata come vergine e martire perché ha donato tutta la sua vita al Signore ed è una santa straordinariamente moderna che ci invita a fare ogni giorno almeno un dono d’amore verso il nostro prossimo e a guardare con più attenzione in particolare a chi si trova nel bisogno”.
C’è posto anche per l’attualità, come detto, nel messaggio lanciato dal parroco nel giorno della celebrazione della ricorrenza di santa Apollonia. E di attualità è anche il Festival di Sanremo, con la pessima pagina scritta da Blanco sul palco dell’Ariston nella prima serata della kermesse canora. “Mi è capitato di vedere spezzoni di questo Festival - ha detto don Fabio - e se da un lato ho avuto modo di compiacermi per gli interventi e le profonde osservazioni ascoltate ad esempio sulla nostra Costituzione e sul bene comune dall’altro sono rimasto sconcertato di fronte alla violenza con cui quel cantante si è accanito su ciò che c’era sul palco e in particolare sui fiori”.

 
“Sono rimasto perplesso - ha aggiunto - di fronte a quella sua reazione a un inconveniente tecnico, tanto più quando lui si è giustificato dicendo che l’aveva fatto perché voleva comunque divertirsi. Ma non è giusto divertirsi con un’azione violenta, perché la violenza non deve essere mai in alcun modo alimentata”. “Così si trasmettono soltanto messaggi sbagliati - ha concluso il parroco - perché non si deve dimenticare che la libertà consiste nel fare il bene e non nel voler fare ciò che si vuole”.
Dopo la celebrazione eucaristica spazio allo svago con le bancarelle della fiera allestita sul lungolago, gli stand delle associazioni al parco di “Chiesa rotta”, le gite in battello favorite da una splendida giornata di sole, il pranzo in Oratorio e le visite al Civico museo setificio “Monti”.
 






















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