10 maggio 2019

Il Cif di Mandello compie 70 anni. E martedì 14 festeggia le mamme


(C.Bott.) La Festa della mamma è alle porte. A Mandello il Centro italiano femminile guarda da anni a questa ricorrenza con particolare attenzione e, dando prova di una non comune sensibilità, propone proprio alle mamme (ma non soltanto) una serata di preghiera e riflessione, con un momento di festa e con la musica e il canto a fare da ideale cornice.

Il Cif dà così appuntamento per martedì 14 maggio nella chiesa arcipretale di San Lorenzo, dove alle 20.15 verrà celebrata la messa.
A seguire, elevazione musicale con il Coro Gaudeamus, al termine della quale è previsto un rinfresco presso l’oratorio San Lorenzo.
Va ricordato che questo è un anno di grande significato per gli aderenti al Centro italiano femminile, associazione non a caso definita “di antica tradizione”. Ricorre infatti nel 2019 il settantesimo anniversario di fondazione del gruppo comunale di Mandello.
Il Centro italiano femminile nasce a Roma nel 1944 in un momento particolarmente difficile per il Paese e, poco a poco, si diffonde a livello comunale in tutta Italia.
E’ quella una fase in cui le donne devono lasciare il lavoro di casa per sostituire gli uomini chiamati alla guerra e devono quindi assumere il ruolo di capofamiglia.
Alla fine del conflitto la situazione cambia e non è più proponibile che le donne riprendano semplicemente la vita appartata di prima. Si fa così strada la consapevolezza di far parte integrante di una società nuova e più aperta, che esige tuttavia una preparazione che la maggior parte delle donne non ha.
Sono questi i presupposti su cui nel 1949 nasce anche il Cif di Mandello, che in questo 2019 come detto particolarmente significativo intende rivolgere un pensiero affettuoso e grato a Ernestina Gini e a Maria Stucchi che, con altre amiche volonterose, diedero vita a questa associazione con il proposito di sostenere e valorizzare le risorse e le competenze delle donne, attuandone la formazione civica e sociale e promuovendo servizi per la comunità e il sostegno alla famiglia, alla luce dei valori cristiani di solidarietà e condivisione.
“Lungo, vario e non sempre facile è stato il nostro cammino - dicono responsabili e volontarie dell’associazione - segnato dal mutare dei tempi e della società. Il Cif ha sempre cercato di mantenere vivo il rapporto con il mondo che lo circonda e di affrontare con realismo le difficoltà e le problematiche generali, con una visione naturalmente più ampia ai suoi livelli più alti, nazionale e regionale, più specifica e aderente alle necessità del territorio a livello provinciale e comunale”.
Da qui la cura per la formazione culturale e sociale delle donne da un lato e, dall’altro, la promozione di servizi e attività utili alla comunità (si vedano in particolare i servizi per la prima infanzia e, nella fattispecie, il Punto gioco, che esiste ormai da 21 anni).
“Se volgiamo lo sguardo a considerare il lavoro compiuto - aggiungono - possiamo dire di aver sempre cercato di fare del nostro meglio per andare incontro alle istanze che i tempi ci hanno proposto e ci auguriamo di cuore di poter continuare il percorso intrapreso con forze nuove e spirito forte”.

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