03 dicembre 2022

Economia a zero emissioni e le sfide per il futuro. “Icma” presenta la sua prima relazione di impatto

Tra gli obiettivi dell’azienda di Mandello Lario la conversione della gamma di prodotti in carte 100% riciclate e riciclabili e la creazione di una comunità energetica locale. La CEO Elena Maria Carla Torri: "Fare impresa significa contribuire a un futuro migliore per tutti"




Dai premi per la sostenibilità e la parità di genere agli obiettivi più ambiziosi come la progressiva evoluzione del modello di business e operativo verso un’economia a zero emissioni di gas climalteranti, la conversione della gamma di prodotti in carte 100% riciclate e riciclabili, la creazione di una comunità energetica locale.
Nella sua prima relazione di impatto la “Icma Sartorial paper” di Mandello Lario, prima azienda europea nel settore della carta a ottenere questo riconoscimento, vengono presentati i risultati ottenuti in termini di responsabilità sociale, con dati e storie di successo, ma si raccontano anche le sfide future e il cammino di Icma nei prossimi anni.
“L’azienda, attualmente alla quarta generazione, è passata di madre in figlia - spiega la CEO, Elena Maria Carla Torri - e l’attenzione al contesto in cui Icma opera è rimasta elemento imprescindibile di ogni decisione: contribuire al benessere della collettività̀ per le donne alla guida dell’azienda ha da sempre significato preservare e sostenere il territorio scelto per far crescere i propri figli”.
“Negli ultimi anni - aggiunge - Icma ha cercato di dare una struttura più specifica agli investimenti e ai progetti più recenti seguendo i criteri di responsabilità legati alla sostenibilità ambientale e sociale che ha definito all’interno del proprio statuto diventando società benefit. Grazie a questa prima relazione d’impatto, l’azienda vuole comunicare con la massima trasparenza ai propri clienti e alla comunità quali sono le azioni portate avanti con concretezza in difesa dell’ambiente e a favore dello sviluppo sociale del territorio e quali sono i prossimi passi. Fare impresa significa contribuire a un futuro migliore per tutti”.




Tra le attività volte a un impatto positivo sulla comunità e sull’ambiente descritte nella relazione vi è la riqualificazione della facciata: su circa 500 metri quadrati di superficie è stata utilizzata una vernice fotocatalitica che permette di neutralizzare gli inquinanti NOX (come testato da due diversi enti terzi: Università di Roma “La Sapienza” e “Queens Ips University” di Belfast) e altre sostanze nocive alla salute (VOC) presenti nell’aria. La sua azione è simile a quella di un bosco da 500 metri quadrati di piante ad alto fusto capace di eliminare l’inquinamento generato da circa 16mila automobili (Euro 6) all’anno (circa 23 Kg/anno).
Nella relazione di impatto anche i dati dell’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti dell’azienda: con la terza installazione nel 2023, Icma riuscirà a coprire il 61% dell’attuale fabbisogno energetico dello stabilimento e a produrre 339.4Kwp in totale di energia pulita.
Da “Icma 2030 Lab”, programma di ricerca volto ad adottare buone pratiche in fatto di sostenibilità aziendale, di prodotto e di processo, è nata la collezione Kind: carte 100% riciclate, certificate FSC Recycled Credit, prodotte a ciclo integrato, senza l’utilizzo di sbiancanti ottici, con minor consumo di acqua, energia e emissioni di CO2. Dallo stesso programma di ricerca deriva anche il progetto di economia circolare “Rinascimento”, con cui Icma produce carta per packaging utilizzando il macero (gli scarti) tracciato del cliente.
La relazione di impatto ambientale racconta altresì la scelta di aderire al programma Treedom, grazie al quale l’azienda ha creato in Camerun una foresta di alberi di cacao e avocado, con l’obiettivo di ridurre le emissioni di CO2. Ad oggi Icma ha piantato 415 alberi, divenuti di proprietà dei contadini del luogo, che assorbiranno mediamente nei primi 10 anni di vita 40,63 tonnellate di CO2.

Elena Maria Carla Torri, CEO di "Icma".



Vi sono poi gli esempi di welfare aziendale e i dati sull’importante presenza femminile in azienda, fino alle borse di studio che dal 1996 vengono assegnate ai figli dei dipendenti che hanno ottenuto i migliori risultati alle scuole superiori e negli studi universitari.
Tutti esempi che raccontano con quale convinzione Icma abbia scelto di far parte del movimento culturale delle B-Corp. Ma il percorso di miglioramento continua e ben chiari sono gli obiettivi che l’azienda si pone.
Le sfide per il futuro passano dalla progressiva evoluzione del modello di business e operativo verso un’economia a zero emissioni di gas climalteranti, in linea con gli obiettivi europei di neutralità climatica e quelli nazionali di transizione ecologica.
Il lavoro di ricerca che Icma sta portando avanti si sta concentrando sulla conversione della gamma di prodotti su cellulosa vergine in carte 100% riciclate e riciclabili e sulla possibilità di utilizzare biopatine, derivanti da prodotti non oil, ovvero che non provengono dal petrolio e dai suoi derivati.
Un altro obiettivo importante per l’azienda è quello di creare, una volta che la normativa nazionale lo consentirà, una comunità energetica locale per poter sfruttare al meglio l’energia elettrica prodotta dagli impianti fotovoltaici che Icma ha installato sopra i propri stabilimenti.

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