16 dicembre 2022

Le sculture in legno del mandellese Giorgio Panizza sabato 17 e domenica 18 in mostra a Ello

 
Giorgio Panizza

(C.Bott.) Originario di Lierna, ha 65 anni e da quattro decenni abita a Mandello Lario. Sposato e padre di due figli, è informatico di professione. Da sempre coltiva la passione per il legno e la manualità è un elemento che lo contraddistingue.

Così Giorgio Panizza, in arte “Giorso”, dopo aver partecipato casualmente nel 2015 ad alcuni corsi di intaglio, ha scoperto il "suo" mondo e da allora, è il caso di dirlo, non si è più fermato e, con differenti gradi di maturazione manuale e tecnica, ha realizzato una settantina di opere in legno (“tutte regalate - specifica - a eccezione di quelle che ho tenuto per me”).
Lo scorso anno ha tenuto la sua prima personale a Cascina don Guanella di Valmadrera, facendo registrare 250 presenze in un solo giorno, e quest’anno è arrivato l’invito da parte del sindaco di Ello, Elena Pirovano, ad allestire una mostra.
Detto e fatto. Giorgio Panizza esporrà presso la sala consiliare del comune dell’Oggionese, in via de Vecchi, sabato 17 e domenica 18 dicembre. Domani la mostra potrà essere visitata dalle 15 alle 18, mentre domenica vi si potrà accedere anche al mattino dalle 9.30 alle 12.30, oltre che al pomeriggio sempre dalle 15 alle 18 (alle 16 di sabato e alle 11 di domenica sono previsti due incontri con l’artista).



“Questa mostra - scrive la curatrice, Chiara Tagliabue - è nata da “piccole spinte” di chi ha visto in Giorgio il crescere e l’evolversi di questa passione per la lavorazione del legno. Se all’inizio il suo approccio era soprattutto un modo per “affrontare una sfida” nella realizzazione di sculture e bassorilievi, con il passare del tempo ha assunto sempre più i connotati del “desiderio di realizzare, creare e raccontare”. Ha lasciato sempre più spazio e libertà alle idee e alle sue ispirazioni di concretizzarsi verso la scultura per descrivere, senza parole, il suo bisogno di esprimere le proprie emozioni e non è un caso se nel tempo le sue opere si sono ampliate: in dimensioni, in complessità e nell’intensità dei loro significati”.
“Chi visiterà la mostra avrà modo di osservare anche opere molto intime e profonde - aggiunge - Le semplici didascalie hanno il compito di aiutare a leggere oltre all’aspetto esteriore, oltre ai colori, oltre alle forme e al profumo del legno, quale intensa passione ha “guidato” le sgorbie nelle mani di Giorgio. Tutto quello che il nostro amico ha realizzato, dal 2015 a oggi, era semplicemente nascosto e assopito. Gli incoraggiamenti e le giuste guide da parte dei maestri di quest’arte, le tecniche e i trucchi imparati lo hanno aiutato a “liberarsi” per realizzare una varietà di sculture in legno che spaziano tra soggetti, ambientazioni, forme, essenze ed emozioni interiori”.

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