24 luglio 2021

Andrea Panizza alle Olimpiadi di Tokyo, un grande telo lo celebra nella “sua” Olcio

Collocato sul muro di un edificio nei pressi dell’abitazione di Giuseppe Moioli, nella frazione mandellese, è stato realizzato dall’artista Afran

Il telone realizzato da Afran esposto a Olcio in onore di Andrea Panizza.


(C.Bott.) Fa bella mostra sul muro di un edificio nel centro storico di Olcio, poco distante dalla chiesetta di San Giuliano e, non a caso, dall’abitazione di Giuseppe Moioli. E’ un telo plastificato di sei metri per cinque e “ celebra” la partecipazione di Andrea Panizza, residente proprio nella frazione di Mandello Lario, alle Olimpiadi di Tokyo.

Un bellissimo omaggio al campione di canottaggio che in questi giorni sta appunto coronando nelle acque nipponiche il suo sogno a cinque cerchi.

Raffigura la barca azzurra (che l’altra notte ha conquistato la finale con il secondo posto ottenuto nella batteria di qualificazione), il volto sorridente di Andrea e i nomi dei componenti dell’equipaggio azzurro: Simone Venier, Luca Rambaldi e Giacomo Gentili, oltre appunto a Panizza.

A Tokyo, con Andrea Panizza e i suoi compagni del “quattro di coppia” c’è idealmente anche Filippo Mondelli, che nel 2018 vinse l’oro mondiale e il bronzo nel 2019 qualificando la barca proprio per i Giochi giapponesi.

Poi il tumore osseo, una strenua battaglia per sconfiggerlo e a fine aprile di quest’anno il triste epilogo con la prematura scomparsa del campione lariano.

E “Pippo” c’è anche sul grande telone esposto a Olcio, con il suo volto e la scritta “Filippo sempre con noi”.



A realizzare lo “striscione” che si può ammirare nella frazione mandellese e che è stato voluto dalla famiglia di Panizza è stato l’artista Afran, pittore e scultore originario del Camerun, dove ha frequentato l’Istituto di formazione artistica di Mbalmayo.

Afran, il cui nome si lega anche a tante iniziative di “Casa don Guanella” di Lecco, ha coltivato la sua passione per la pittura presso gli atelier dei più importanti pittori camerunensi e congolesi. La sua prima mostra personale risale al 2008, allestita al Centro culturale spagnolo di Bata, nella Guinea equatoriale, seguita negli anni successivi da numerose esposizioni di successo.

A rendere onore a Panizza è anche una grande scritta tricolore ben visibile sull’asfalto all’ingresso di Olcio - “Andrea il nostro campione Tokyo 2020” - accompagnata dal disegno della bandiera con i cinque cerchi olimpici.


 

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