24 luglio 2021

Olimpiadi, Tokyo 1964 - Tokyo 2021. Mandello Lario c’era, Mandello Lario c’è!

Quest’anno in Giappone gareggia Andrea Panizza, mentre all’edizione dei Giochi di 57 anni fa parteciparono il pugile Ermanno Fasoli e il “quattro senza” della Moto Guzzi (con Fulvio Balatti, Romano Sgheiz, Luciano Sgheiz e Giovanni Zucchi), oltre a Giampiero Gilardi e al timoniere Ivo Stefanoni. Con loro, l'allenatore Angelo Alippi

 

Ermanno Fasoli

(C.Bott.) C’è Andrea Panizza, quest’anno, a rappresentare Mandello Lario alle Olimpiadi di Tokyo che si sono aperte ieri con le prime gare (e l’obiettivo della finale già splendidamente centrato nel canottaggio dal ventitreenne atleta di Olcio e dal “quattro di coppia” maschile) e la cerimonia inaugurale.

Ma Mandello c’era anche ai Giochi di Tokyo del 1964 con il pugile Ermanno Fasoli, il “quattro senza” della Canottieri Moto Guzzi (con Fulvio Balatti, Romano Sgheiz, Luciano Sgheiz e Giovanni Zucchi), Giampiero Gilardi e Ivo Stefanoni, questi ultimi due impegnati con l’“otto” della Marina Militare. Con loro, l'allenatore Angelo Alippi.

Classe 1943, Ermanno Fasoli disputò da professionista 45 incontri, vincendone 38, pareggiandone 3 e perdendone soltanto 4.

Il suo fiore all’occhiello è il titolo italiano della categoria superleggeri conquistato a Cecina contro Fanali e poi difeso con successo per tre volte.



Esordì in azzurro a soli 18 anni e partecipò ai campionati europei (dove vinse la medaglia di bronzo) e appunto alle Olimpiadi di Tokyo del ’64, dove fu eliminato al secondo turno dopo un combattimento dal verdetto molto discutibile.

Portacolori del Gruppo sportivo Moto Guzzi e una delle punte di diamante della colonia De Marcellis, si ritirò nei primi anni Settanta pochi mesi dopo aver perso a Cantù l’incontro di rivincita per il titolo italiano dei superleggeri contro Cerù.

A Tokyo 1964 c’era poi, come detto, anche il remo mandellese, che quattro anni prima ai Giochi di Roma aveva conquistato la medaglia di bronzo con il “quattro con” di cui faceva parte Giovanni Zucchi, morto nel gennaio di quest’anno alla soglia dei 90 anni (li avrebbe compiuti il prossimo mese di agosto). Con lui in barca c’erano Fulvio Balatti, Romano Sgheiz, Franco Trincavelli e Ivo Stefanoni (timoniere).

Il "quattro senza" della Canottieri Moto Guzzi ai Giochi di Tokyo del 1964.


In Giappone (le regate vennero disputate sul bacino artificiale di Toda) a comporre il “quattro senza” della mitica “Moto Guzzi” furono Fulvio Balatti, Romano Sgheiz, Luciano Sgheiz e Giovanni Zucchi. L’equipaggio lariano raggiunse la finale, dove si piazzò quinto.

A centrare l’obiettivo della finale furono anche Giampiero Gilardi e Ivo Stefanoni, con l’“otto” della Marina Militare. Nella regata per l’assegnazione delle medaglie l’armo italiano si classificò sesto.

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