06 ottobre 2021

Mandello. Lodovico Andreotti compie oggi 90 anni, una vita al servizio della Polisportiva

Lodovico Andreotti, classe 1931.

(C.Bott.) Ci sono personaggi - sì, personaggi, perché è giusto ritenerli tali - che pur non avendo ricoperto incarichi dirigenziali o comunque di responsabilità all’interno di qualsivoglia ente o associazione hanno avuto un ruolo determinante nella storia del sodalizio all’interno del quale si sono trovati a prestare la loro opera, naturalmente in modo disinteressato e mossi soltanto da un’ammirevole passione e dal desiderio di veder crescere quel loro “angolo” di mondo, piccolo o grande che sia.

Ci sono personaggi che meritano di essere “celebrati”, nel momento in cui se ne presenta l’occasione. Non per esaltare il loro impegno e appunto la loro dedizione verso una qualsiasi causa, ma perché il percorso della loro vita sia di stimolo e di esempio in particolare alle nuove generazioni.

Lodovico Andreotti è uno di questi personaggi. E per lui questo è un giorno importante. E significativo. Oggi, mercoledì 6 ottobre, taglia infatti il traguardo dei 90 anni.

Classe 1931, nativo di Civate, a Mandello Lario (dove risiede dagli anni Sessanta dopo essersi trasferito con la famiglia e dove ha sempre svolto la professione di elettricista presso la ditta “Carcano”) Andreotti ha legato il suo nome alla Polisportiva. A filo doppio, verrebbe da dire, perché sono davvero tanti gli anni che lui ha dedicato a un’associazione da cui sono passati, in oltre 50 anni di storia, numerosissimi mandellesi, molti di loro con la passione per il pallone e con un sogno nel cassetto: diventare calciatori.



Ecco, proprio il calcio è la disciplina che ha avvicinato Andreotti alla Polisportiva. E che fa sì che quel legame continui tuttora, anche se gli anni (intesi come età) oggi sono come detto 90.

Il calcio e un campo sportivo: quello comunale, a due passi dal lago. Quello a cui Andreotti ha dedicato per decenni meticolose cure, custodendolo e riservandogli attenzioni pressoché quotidiane e quasi coccolando quel manto erboso calcato da chissà quanti giovani e giovanissimi calciatori.

Il calcio, del resto, ha sempre rappresentato per lui, fin da ragazzo, una grande passione, che lo ha portato a giocare anche in squadre semiprofessionistiche.

A Mandello Andreotti è stato, sul finire degli anni Sessanta, tra gli ispiratori e i promotori della Polisportiva, dove ha avuto un ruolo sempre attivo sia come accompagnatore ufficiale delle squadre sia per quanto riguardava l’organizzazione delle varie stagioni calcistiche. Un ruolo, il suo, per così dire facilitato dalla passione per lo sport e in particolare proprio per il pallone che condivideva con i figli Luigi e Luciano, quest’ultimo anche promettente marciatore.

Della sua costante attenzione per la manutenzione del campo sportivo comunale si è detto. Già, quella è sempre stata un po’ la sua seconda casa, tanto che tuttora - fatta eccezione per qualche breve periodo di “stop” per motivi di salute - Lodovico Andreotti non manca di frequentarlo vuoi per una piccola (ma sempre apprezzata) “perlustrazione” vuoi per una chiacchierata tra amici e - perché no? - anche per qualche lavoretto.

Oggi a fargli gli auguri più sinceri sono naturalmente sua moglie Adele, con la quale lo scorso 31 agosto ha festeggiato i 53 anni di matrimonio, i suoi quattro figli (Agnese, Paola e i già ricordati Luciano e Luigi) e tutto il piccolo grande mondo della Polisportiva. Ancora lunga vita, Lodovico!


 

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