01 aprile 2022

Le montagne di Lombardia nei dipinti di Paolo Punzo e nelle immagini di Alberto Locatelli

Oltre alle riproduzioni dei quadri dell’artista bergamasco, che seppe unire la sua passione per le vette a quella della pittura, alla Torre Viscontea di Lecco dal 2 aprile all’8 maggio saranno esposti scatti del fotografo mandellese



(C.Bott.) Una rassegna che vuol essere motivo di riflessione sul valore della montagna e del suo ecosistema. Un’esposizione che attraverso un’ampia collezione di opere del pittore Paolo Punzo (1906-1979), bergamasco naturalizzato valtellinese, si configura come una tra le più complete dedicate a questo artista, definito “il pittore della montagna”.

La mostra - non a caso denominata “Montagne di Lombardia” e inclusa nella rassegna “Monti sorgenti” organizzata da Cai Lecco con la collaborazione della “Fondazione Riccardo Cassin” e del Gruppo Ragni della Grignetta - sarà allestita presso la Torre Viscontea in piazza XX Settembre a Lecco da domani, sabato 2 aprile, all’8 maggio. Oltre settanta le opere esposte, provenienti da collezioni private e bancarie.

Artista cresciuto negli ambienti del Cai, Punzo seppe unire la sua passione per la montagna a quella per la pittura e fu autore di un’ampia produzione di opere raffiguranti le più importanti cime dell’arco alpino lombardo, il più delle volte dipinte con la tecnica dell’“en plein air”.



Si è detto dell’importanza di riflettere non soltanto sulla bellezza delle nostre cime ma altresì sull’ecosistema e in generale sui mutamenti climatici. Al riguardo si rivelerà oltremodo significativo il raffronto tra i quadri di Paolo Punzo, che risalgono alla prima metà del secolo scorso, e le affascinanti immagini di quegli stessi scorci e di vari paesaggi alpini a loro volta esposti dal 2 aprile alla Torre Viscontea.

Autore degli scatti in mostra, dai quali sarà possibile cogliere le conseguenze proprio degli intervenuti mutamenti climatici, è il fotografo mandellese Alberto Locatelli, a sua volta grande appassionato di montagna.

Una mostra, dunque, da vedere e da “interpretare”, per trarne importanti motivi di riflessione.




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