29 gennaio 2023

Varenna e l’asilo a rischio chiusura. Carlo Molteni: “Forse era il caso di pensarci prima”

 
Sulla situazione della scuola dell’infanzia di Varenna Carlo Molteni, già sindaco e attuale consigliere di minoranza in rappresentanza della “Lista civica per Varenna”, ci invia la riflessione che di seguito pubblichiamo:

L’asilo di Varenna chiuderà e i varennesi oltre a sapere chi ringraziare verranno depauperati di un’importante realtà che ha visto tanti di loro crescere.
In questi giorni alcuni consiglieri di maggioranza stanno raccogliendo firme contro la paventata chiusura dell’asilo “G.B. Pirelli”. Fa piacere che, grazie alla nostra sensibilizzazione dovuta a un’interrogazione nel consiglio comunale del 23 dicembre scorso, qualcuno della maggioranza si sia finalmente svegliato e abbia preso posizione contro l’Amministrazione da loro stessi guidata.
Sembra paradossale, ma è così. Da più di un anno il sindaco e, presumo, gli amministratori pubblici di maggioranza sono a conoscenza della situazione in cui si trova l’asilo ma soltanto ora, quando i giochi sembrano già fatti, si accorgono che la scuola dell’infanzia sta per chiudere.
Forse era meglio pensarci prima, credo. Forse era meglio che il sindaco, presente al consiglio d’amministrazione che ha deciso la chiusura dell’asilo alla data del 30 agosto prossimo, avesse detto qualcosa piuttosto che approvarne anch’egli la chiusura, accettando supinamente una decisione che ha contribuito a destabilizzare e affondare l’asilo.
Come espresso in consiglio comunale riteniamo che anche per un solo bambino la realtà dell’asilo sia una ricchezza del paese. E per il paese. La situazione economica dell’asilo di Varenna è sempre stata altalenante, ma la volontà politica di mantenere una struttura che negli anni ha ospitato tanti bambini con un servizio riconosciuto dalle stesse mamme di qualità è una risorsa che non può e non deve sparire.
L’Amministrazione è stata invitata da noi a farsi carico di questa situazione e sappiamo che se si volesse basterebbe un niente per mettere a disposizione le risorse necessarie al risanamento del piccolo debito e a garantire un futuro certo per i prossimi anni.
Tutto è scoppiato ai primi di novembre: si sono succeduti due incontri, uno con il presidente del consiglio di amministrazione e, in seguito, uno con l’amministrazione comunale. Nel primo il presidente evidenziava le motivazioni che hanno portato a questa decisione, lamentando i debiti pregressi e la scarsa natalità in Varenna, nel secondo il sindaco si rendeva disponibile a incrementare l’importo che già annualmente il Comune versa all’asilo, dando però la netta impressione ai presenti di non avere la minima idea di come fare a risolvere il problema anzi, buttando addosso ai genitori dei bambini il problema stesso e la sua eventuale soluzione.
Morale: genitori arrabbiati, maestre che invitano i genitori a iscrivere i bambini da un’altra parte, tanto qui si chiude. Lasciando i genitori in una situazione paradossale con le iscrizioni al nuovo anno scolastico che premevano di lì a pochi giorni.
La fase di destabilizzazione in cui è stato messo l’asilo sarà anche a causa dei debiti, peraltro sempre sanati negli anni, sarà per la poca natalità ma anche per la mancanza di polso dell’Amministrazione nel coordinare i genitori verso una soluzione che permetterebbe all’asilo di sopravvivere, evidenziata dal fatto che una mamma avrebbe dato la disponibilità a fare il presidente.
E’ vero, i bambini di Varenna sono pochi, ma ce ne sono molti che vengono da fuori proprio perché è una struttura di qualità. E quando si dice “per i pochi bambini di Varenna non vale la pena spendere così tanti soldi” facciamo presente che quelli che vengono da fuori pagano una retta superiore e ci aiutano a mantenere viva una realtà culturale ed educativa proprietà di tutta Varenna.
Si spendono migliaia di euro per le luminarie, per il Museo, ad esempio, e non si possono spendere 15/20 mila euro in più per l’asilo? Un patrimonio di tutti, un’istituzione che, nonostante tutto, è da preservare.
Bisogna avere il coraggio di guardare al futuro. Oggi ci sono pochi bambini e siamo “aiutati” da chi viene da fuori. Se un domani ne avessimo bisogno? Una volta chiuso non si riaprirà più, ricordiamocelo. E allora questa Amministrazione avrà la responsabilità di aver chiuso l’asilo. Ricordiamocelo!
Ecco perché questa petizione mi appare quantomeno strana. Sembrerebbe che all’ultimo memento, per non fare figuracce, si ricorra a uno stratagemma come per dire “Noi le abbiamo tentate tutte” e lavarsi la coscienza. Basterebbe un minimo di volontà politica e, in sede di consiglio comunale, deliberare i finanziamenti e le motivazioni della scelta come deve essere in un Comune che lavora per i suoi cittadini e per il futuro del suo paese. In questo caso noi ci saremo, sempre. Ma sembra che Varenna sia un altro mondo.
Carlo Molteni - “Lista civica per Varenna”

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