27 maggio 2025

“Il futuro di Colico non può essere deciso nelle stanze chiuse del potere bensì dai cittadini”

Passa in consiglio regionale la proposta di Giacomo Zamperini e Gian Mario Fragomeli che rafforza la partecipazione popolare nei cambi di provincia

“Le scelte che riguardano l’identità e il futuro di un territorio non possono essere prese nelle stanze chiuse del potere. Devono nascere dal basso, dalla volontà dei cittadini.” Così il consigliere regionale lecchese Giacomo Zamperini commenta l’emendamento approvato in Commissione Affari istituzionali e enti locali e passato, a voto segreto, anche in consiglio regionale, che interviene sulla legge 29 del 2006 per regolamentare in modo più chiaro il processo di mutamento delle circoscrizioni provinciali.

L’emendamento introduce un nuovo articolo nella legge regionale che stabilisce che l’iniziativa per cambiare provincia debba partire dai Comuni interessati. Il testo chiarisce due punti fondamentali: chi può avviare il procedimento (soltanto i Comuni che si trovano sul confine tra province o che sono limitrofi ad esso) e come si avvia il procedimento (con una delibera del consiglio comunale, adottata a maggioranza assoluta, dopo aver consultato la popolazione interessata). Questa modifica rende esplicito un passaggio essenziale: prima di ogni atto formale da parte delle istituzioni devono essere i cittadini a esprimersi attraverso un percorso partecipativo che può anche includere un referendum consultivo.

L’emendamento si inserisce nel dibattito sul ruolo e sull'appartenenza territoriale di Colico, al centro di riflessioni sulla sua permanenza nella provincia di Lecco. “Siamo consapevoli di quanto Colico sia importante per il territorio lecchese - osserva il consigliere regionale di Fratelli d’Italia - ma l'appartenenza non si afferma con slogan o decisioni calate dall'alto bensì con il coraggio di ascoltare la comunità locale. Se vogliamo rafforzare il legame con la provincia di Lecco, dobbiamo partire dal riconoscere il diritto dei cittadini a esprimersi”.

Zamperini risponde così anche all’invito del sindaco di Colico, Monica Gilardi, che aveva chiesto un intervento normativo per dare la parola direttamente ai cittadini: “Accogliamo con responsabilità questa richiesta. Credere davvero nei territori significa avere il coraggio di ascoltarli”. “Sappiamo che questa posizione potrebbe creare imbarazzi politici in alcune forze di maggioranza - conclude Zamperini - ma la democrazia viene prima delle convenienze di partito. La voce dei cittadini non può essere ignorata”.

Dal canto suo Gian Mario Fragomeli, consigliere regionale del Pd, afferma: “L’emendamento alla legge ordinamentale passato in Commissione Affari istituzionali ed enti locali, a mia prima firma, è stato approvato a voto segreto anche in consiglio regionale, dopo un tentativo della Giunta di cassarlo con un ulteriore emendamento soppressivo. Ora le amministrazioni comunali lombarde che vorranno fare il cambio di circoscrizione provinciale avranno la facoltà, cioè non sarà obbligatorio, di indire un referendum o di attivare altre forme di consultazione per sapere cosa ne pensa la popolazione. Ci sembra un atto di assoluta democrazia che non poteva essere rinviato ancora”.

“Adesso questa possibilità è legge regionale - osserva ancora Fragomeli - e i colichesi potrebbero essere chiamati al voto nel momento in cui l’amministrazione comunale dovesse decidere di cambiare provincia. Questa è una tutela per tutti, perché non spetterà soltanto ai consiglieri comunali prendere una decisione così importante ma con lo strumento del referendum saranno i cittadini che potranno vedere applicato un principio democratico. Un momento così importante non può non essere condiviso”.

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