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Nino Benvenuti (primo a sinistra) e Ivo Stefanoni (primo a destra) a Roma 25 anni dopo i Giochi del 1960. |
(C.Bott.) Ai Giochi di Roma del 1960 vinse l’oro nel pugilato e in quella stessa Olimpiade Ivo Stefanoni, a sua volta oro quattro anni prima a Melbourne nel canottaggio con il “quattro con”, conquistò una altrettanto prestigiosa medaglia di bronzo con l’armo di cui facevano parte Romano Sgheiz, Giovanni Zucchi, Fulvio Balatti e Franco Trincavelli.
Classe 1936 (compirà 89 anni il prossimo 5 giugno), Stefanoni ricorda ora con emozione Nino Benvenuti, morto all’età di 87 anni, leggenda del pugilato italiano (fu anche campione del mondo). Visse da vicino, l’ex timoniere mandellese, il combattimento dei pesi welter decisivo per l'assegnazione dell'oro che oppose Benvenuti al sovietico Jurij Radonjak. “Ad assistervi - dice Stefanoni - c’erano con me altri due mandellesi: Luigi Bartesaghi, scomparso nel 2022, che gareggiò a sua volta a quell’edizione dei Giochi nel ciclismo, e Giancarlo Alippi, morto anche lui tre anni fa e sepolto nel cimitero di Mandello, che all’inizio degli anni Cinquanta aveva trasferito proprio nella capitale la sua residenza”.
Di Nino Benvenuti, Ivo Stefanoni conserva più di un ricordo. Tra gli altri quello di una fotografia scattata a Roma nel 1985, dunque 25 anni dopo i Giochi olimpici che si svolsero in Italia, in occasione di un ritrovo degli atleti medagliati. Quello scatto ritrae, oltre a Benvenuti e a Stefanoni, anche Wilma Rudolph, grande velocista statunitense, prima donna a vincere tre medaglie d’oro nella stessa Olimpiade, il ginnasta Boris Shaklin, pluricampione tra gli anni Cinquanta e Sessanta, il canottiere mandellese Giovanni Zucchi, e gli ex canottieri Renato Bosatta, Tullio Baraglia e Giuseppe Galante, che ai Giochi di Roma avevano vinto l’argento con il “quattro senza” (di quell’equipaggio faceva parte anche Giancarlo Crosta).
“Porterò sempre Nino Benvenuti nel mio cuore”, afferma Ivo Stefanoni, che su un post affidato alla sua pagina Facebook ha scritto: “Ora salutaci gli amici che hai raggiunto”.
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