20 maggio 2025

La preghiera del donatore e le note del "Signore delle cime" per l’ultimo saluto a Gianni Zucchi

“Ora lo affidiamo alla grazia del Signore - ha detto don Giuliano Zanotta all’omelìa del rito funebre - nella certezza che è la parola di Dio a illuminare le nostre vite”

(C.Bott.) La preghiera del donatore, ringraziamento e supplica per il dono del sangue e della vita e per sottolineare la centralità dell’amore, del servizio al prossimo e della fede. Poi le note all’organo del Signore delle cime per l’ultimo saluto a Gianni Zucchi, morto a Mandello Lario all’età di 96 anni.

In tanti si sono ritrovati questa mattina nella chiesa parrocchiale del Sacro Cuore. Con i familiari, c’erano i suoi amici dell’Avis, del Cai Grigne, della Sem. Con loro, Gianni aveva condiviso lunghi tratti del cammino della sua vita, dedicando energie, passione e impegno all’associazione donatori di sangue, di cui lui era stato nel 1958 uno dei soci fondatori, alla montagna e alle gare di regolarità.

“Ora lo affidiamo alla grazia del Signore - ha detto don Giuliano Zanotta all’omelìa del rito funebre - nella certezza che è la parola di Dio a illuminare le nostre vite”. “Tanti hanno voluto bene a Gianni - ha aggiunto il parroco della comunità pastorale mandellese - e anche lui come tutti ha sperimentato nella sua esistenza le tribolazioni dalle quali dobbiamo passare per entrare nel regno di Dio, così come le consolazioni. Avvertiamo il distacco dalle persone a noi care, ma Gesù ci esorta a fidarci di lui. Nostro compito è testimoniare l’amore e il perdono, vivendo come vuole il Signore”. “I familiari di Gianni - ha concluso il celebrante - siano ora sostenuti dall’amore fraterno della comunità”.

Poi i riti dell’aspersione e dell’incensazione della salma, preceduti dalla preghiera del donatore per l’ultimo “grazie” a Gianni Zucchi.

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