12 marzo 2022

A Biella pietre di riuso da Mandello, Abbadia e Dervio per comporre il “mosaico della memoria”


 

(C.Bott.) Ci saranno anche le pietre di riuso di Mandello Lario, Abbadia Lariana e Dervio a comporre la pavimentazione lapidea che a Biella andrà a costituire l’area monumentale “Nuraghe Chervu”.

I tre comuni della sponda orientale del ramo lecchese del Lario hanno infatti aderito all’invito formulato dalla città del Piemonte settentrionale e dal Circolo culturale sardo “Su Nuraghe”, ufficializzando l’adesione delle rispettive amministrazioni comunali con la presenza nei giorni scorsi dei sindaci Riccardo Fasoli, Roberto Azzoni e Stefano Cassinelli.

Ad accoglierli a Biella è stato il vicesindaco della città, Giacomo Moscarola, il quale ha detto: “Tanti Comuni ci stanno portando o inviando le loro pietre. Insieme creeranno uno splendido mosaico, un unicum di cui siamo orgogliosi perché rappresentano un messaggio con cui vogliamo raccontare la storia italiana”.



Dal canto loro i tre sindaci lariani si sono complimentati per il progetto del selciato della memoria. “L’iniziativa del Comune di Biella e del Circolo “Su Nuraghe” - hanno commentato - ci ha dato modo di riguardare nei libri e dentro la storia. E’ importante far sì che la storia italiana sia condivisa e favorisca spunti di riflessione”.

“Ricordare i caduti della grande guerra in questo particolare momento storico - hanno aggiunto - dovrebbe spingerci a ragionare, concludendo tutti insieme che un conflitto bellico non dovrebbe mai essere riproposto. Da quei tragici eventi sono passati più di cento anni, ma restano alla base dell’Italia che conosciamo e hanno formato la nostra nazione. Ringraziamo anche gli alpini e l’Associazione nazionale famiglie caduti e dispersi in guerra che ci hanno accompagnato a Biella”.



Durante la visita a Biella le varie delegazioni comunali sono state accompagnate dal presidente del Circolo “Su Nuraghe” Battista Saiu. Questi, dopo aver mostrato ai primi cittadini la nuova area, ha ricordato come “il lastricato che si va componendo ai piedi del “Nuraghe Chervu” in corso Lago Maggiore sia destinato a diventare nel tempo uno dei monumenti ai caduti più inclusivi d’Italia. Un lavoro concreto per riattivare la memoria”.

Va aggiunto che su ogni pietra sono incisi il nome della località e il numero dei caduti nella prima guerra mondiale riferito alla stessa comunità locale.



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