24 marzo 2022

Affidamento della Russia e dell’Ucraina al cuore immacolato di Maria, celebrazioni con il vescovo

Due i momenti che domani saranno presieduti da monsignor Oscar Cantoni: in Duomo a Como alle 10 e al Santuario della Sassella a Sondrio alle 21

Monsignor Oscar Cantoni, vescovo di Como.


Domani, venerdì 25 marzo, solennità dell’Annunciazione, la Chiesa di Como si unirà spiritualmente a papa Francesco nell’atto di consacrazione di Russia e Ucraina al cuore immacolato di Maria.

Nella diocesi lariana saranno due i momenti di preghiera presieduti dal vescovo, monsignor Oscar Cantoni: il primo in Duomo a Como durante la messa delle ore 10, il secondo a Sondrio, alle ore 21, alla chiesa della Sassella, che proprio un anno fa veniva eretta Santuario, intitolato a Santa Maria porta della misericordia.

“E’ alla madre di Dio che ci rivolgiamo - afferma il vescovo - affinché interceda per ottenere la grazia della pace e possa convertire il cuore degli uomini. Le notizie che quotidianamente ci giungono dall’Ucraina ci narrano quanto sia disumana la guerra e fanno appello alla nostra coscienza, perché non dimentichiamo le decine di conflitti che infiammano il mondo, provocando lutti, distruzione, povertà e tensioni”.

La messa al Santuario della Sassella sarà a porte chiuse a causa della limitata disponibilità di posti ma la celebrazione eucaristica sarà trasmessa in diretta televisiva sul canale 85 del digitale terrestre e in streaming sul canale YouTube del Settimanale della diocesi di Como a questo link: https://youtu.be/7RPhisx_ORw.

A chiedere l’intervento del pontefice sono stati i vescovi cattolici di rito latino dell’Ucraina. In una lettera datata 2 marzo e indirizzata proprio a papa Francesco si legge: “In queste ore di incommensurabile dolore e di terribile calvario per il nostro popolo noi, vescovi della Conferenza episcopale dell’Ucraina, siamo portavoce della preghiera incessante e accorata, sostenuta dai nostri sacerdoti e dalle persone consacrate, che ci viene da tutto il popolo cristiano per la consacrazione della nostra patria e della Russia”.

“Rispondendo a questa preghiera - aggiungevano - chiediamo umilmente a vostra santità di compiere pubblicamente l’atto di consacrazione dell’Ucraina e della Russia al cuore immacolato di Maria, come richiesto dalla Beata Vergine a Fatima”.

Come infatti ricorda VaticanNews, nell’apparizione del 1917 a Fatima Maria aveva chiesto la consacrazione della Russia al suo cuore immacolato, affermando che, qualora non fosse stata accolta quella richiesta, la Russia avrebbe diffuso “i suoi errori per il mondo, promuovendo guerre e persecuzioni alla Chiesa”.

Dopo le apparizioni di Fatima vi sono stati vari atti di consacrazione. Con Pio XII nel 1942 e nel 1952, con Paolo VI nel 1964, con Giovanni Paolo II nel 1981 e nel 1984. E’ un legame forte quello che lega l’Ucraina alla Madonna di Fatima e in questi giorni una copia della statua è pellegrina nel Paese martoriato dalla guerra. Lo raccontano direttamente dal Santuario portoghese: “Il 10 marzo il metropolita di Lviv, Ihor Vozniak, ci ha rivolto una richiesta formale, domandando l’invio dell’Immagine della Vergine pellegrina di Fatima in Ucraina per pregare, implorando la sua protezione affinché la pace ritorni nel paese”.

La statua rimarrà per un mese in Ucraina. Partita da Lisbona in direzione Varsavia, era stata poi affidata alla comunità greco-cattolica di Lviv.

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