13 marzo 2022

La guerra in Ucraina. Il vescovo di Como: “Quelle immagini scuotono le nostre coscienze”

Effettuato un primo versamento di 50.000 euro dalla Caritas diocesana per interventi a favore della popolazione colpita dal conflitto bellico



Nella mattinata di venerdì 11 marzo la Caritas diocesana di Como ha effettuato un primo versamento di 50mila euro alla Caritas italiana per sostenere, tramite Caritas Spes Ucraina e le Caritas di Polonia, Moldovia e Romania, gli interventi a favore della popolazione dell’Ucraina colpita dalla guerra. E’ il primo risultato della raccolta lanciata fin dalle prime ore dell’emergenza, che ha visto numerose adesioni.

Di fronte a questa grande partecipazione il vescovo di Como, monsignor Oscar Cantoni, ha detto: “Desidero esprimere profonda e sincera gratitudine nei confronti di tutti coloro che hanno accolto l’invito a sostenere la campagna di aiuti promossa dalla Caritas diocesana a favore della popolazione ucraina. Un sostegno generoso, non soltanto dal punto di vista economico ma anche per le numerose segnalazioni e disponibilità ad aprire le porte di case e parrocchie per un’accoglienza diffusa e fraterna dei profughi”.

“Le immagini del conflitto, le storie delle sorelle e dei fratelli ucraini - ha aggiunto - scuotono le nostre coscienze e mentre rimaniamo attoniti di fronte ai bombardamenti, continuiamo a pregare per chiedere al Padre la grazia della pace. Centinaia di innocenti stanno perdendo la vita, migliaia sono segnati da ferite nel corpo e nell’anima, milioni stanno lasciando tutto ciò che hanno di caro. La nostra risposta misericordiosa è testimonianza concreta del nostro essere fratelli tutti”.

La prima donazione è stata effettuata nel giorno in cui una delegazione della Caritas italiana guidata dal direttore, don Marco Pagniello, è partita per la Romania, prima tappa di una missione che toccherà i Paesi maggiormente interessati dal flusso di profughi in fuga dal conflitto.

“In questo viaggio - spiega Laura Stopponi, responsabile dell’Ufficio Europa della Caritas italiana - toccheremo i punti maggiormente interessati dal flusso di profughi per toccare con mano la situazione e programmare, insieme alle Caritas locali, gli interventi da finanziare anche grazie al contributo della diocesi comasca. Nel frattempo proseguono le attività di assistenza e supporto già finanziate”.

Ad oggi la Caritas italiana ha contribuito all’emergenza con 200mila euro, di cui 100mila donati a Caritas Spes Ucraina nei primi giorni di guerra e altri 100mila destinati a Caritas Polonia, Romania e Moldavia.

Contestualmente con questa prima donazione alla Caritas italiana viene rilanciata la campagna di raccolta fondi “Emergenza Ucraina” su tutto il territorio della Diocesi di Como in quella che è stata ribattezzata “Fase 2”.

“La situazione è in costante cambiamento - spiega Massimiliano Cossa, direttore della “Fondazione Caritas solidarietà e servizio onlus” e incaricato Caritas per l’Emergenza Ucraina - Non è facile capire dove potrà esserci maggior bisogno di risorse nei prossimi mesi, perché con l’intensificarsi del conflitto aumenta il numero dei profughi che stanno raggiungendo l’Italia. Per questo, pur continuando a sostenere i progetti attivi in Polonia, Romania e Moldavia crediamo sia importante iniziare a reperire risorse per aiutare i profughi che stanno già arrivando nei nostri territori, offrendo loro il nostro sostegno umano e materiale”.

Sul fronte dell’accoglienza interna la Caritas diocesana continua a lavorare in sinergia con le autorità locali delle province di Como e Sondrio, garantendo un primo aiuto soprattutto ai nuclei familiari più fragili.

In questi ultimi giorni presso la Casa Nazareth di Como si è provveduto all’accoglienza di una coppia con tre figli (poi partita verso un’altra destinazione) e di due giovani donne con un neonato.

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