“L’uomo, l’atleta e il mito. Tre dimensioni si fondono nella storia di Giuseppe Moioli. Una vita di impegno, generosità e abnegazione, all’insegna dell’amore per il canottaggio tramandato di generazione in generazione. Un esempio per i canottieri italiani, non soltanto quelli della “sua” Moto Guzzi che ha sempre seguito e sostenuto da vicino con parole di incoraggiamento e consigli tecnici. Una leggenda. Un curriculum da canottiere azzurro di altissimo profilo”.
La Federazione italiana canottaggio affida a un lungo messaggio e a tante immagini il suo saluto a Giuseppe Moioli. “Campione europeo in “4 senza” nel 1947 a Lucerna, oro ai Giochi Olimpici di Londra 1948, campione europeo nel 1949 ad Amsterdam e nel 1950 a Milano, nel 1954 ancora ad Amsterdam, nel 1956 a Bled - scrive - campione europeo nell’otto a Poznan 1958. Quattro presenze ai Giochi olimpici: dopo il successo di Londra, ancora “4 senza” a Helsinki 1952 (semifinale) e Melbourne 1956 (quarto posto) prima di diventare riserva a Roma 1960. L’esperienza di Londra rivissuta 64 anni dopo, nel 2012, quando la Fic lo ospitò insieme all’altro compagno di barca Franco Faggi, mancato all’affetto dei suoi cari nel 2016”. E ancora: “Tanto loquace fu Faggi, tanto silenzioso Moioli. Tempra contadina, tanta attenzione a quei particolari che fanno la differenza. E straordinaria energia, come dimostra il video in cui, a 92 anni suonati, si allena al remoergometro insieme ad Andrea Panizza, laureatosi l’anno prima campione mondiale nel “4 di coppia”, specialità in cui nel luglio 2024 conquisterà l’argento olimpico. Impossibile elencare tutti i grandi atleti che hanno avuto il privilegio di aver beneficiato della sua guida tecnica e, per tutta la vita, dei suoi consigli. Da Piero Poli (oro a Seul 1988 nel “4 di coppia”) a Carlo Mornati (argento a Sidney 2000 nel “4 senza”), per arrivare a tanti campioni e medagliati mondiali, europei e mondiali. Carlo Gaddi, Niccolò Mornati, Franco Zucchi, Martino Goretti, Matteo Pinca, Marcello Nicoletti e Davide Comini”. La Federazione ricorda quindi che Moioli ha ricevuto numerose onorificenze nel corso della sua carriera. Tra queste, il 15 dicembre 2015, il collare d’oro al merito sportivo per l’oro di Londra 1948 e nel 2019 il premio intitolato ad Azelio Mondini, ideatore e fondatore dell’Anac”.
Quindi il ricordo del presidente federale, Davide Tizzano: “Lo ricordo a Sankt Moritz quando veniva a seguire i nostri allenamenti in quota prima delle Olimpiadi di Seul 1988. Il mio rapporto fraterno con Piero Poli mi aveva permesso di entrare in contatto con lui, quindi non ho mai dimenticato le sue parole di incoraggiamento. E’ stato un punto di riferimento per canottieri e tecnici, non solo per le sue imprese agonistiche che hanno portato in alto il canottaggio italiano ma per la sua straordinaria umanità. Come prima iniziativa per ricordarlo, ho proposto al consiglio federale l’intitolazione del “4 senza Senior” con una coppa a lui dedicata in occasione dei prossimi campionati italiani assoluti”.
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