(C.Bott.) Sono in tanti, nella chiesa parrocchiale del Sacro Cuore a Mandello Lario, per l’ultimo saluto a Luca Gallo, morto all’età di 42 anni. Stretti ai familiari ci sono gli amici, gli ex compagni della Polisportiva Mandello dove ha giocato, i suoi coetanei. Ci sono calciatori, dirigenti e tecnici del Foppenico, la squadra calolziese che “Gao” attualmente allenava in Seconda categoria.
Sono in tanti, in segno di vicinanza a mamma Pinuccia, a papà Fausto, alla moglie Veronica, ai figli Alessio e Giulia, alle sorelle Sofia e Paola. E agli affezionati nipoti. “In questo giorno di dolore siamo chiamati a esprimere la nostra fede nella risurrezione”, premette il celebrante introducendo il rito funebre. E all’omelìa don Giuliano Zanotta, parroco della comunità pastorale mandellese, sollecita a riflettere sulla parola di Dio.
“Il Signore conosce nel profondo il cuore del nostro fratello al quale diamo l’estremo saluto, come quello di tutti noi”, dice. Poi un inevitabile riferimento al passato da calciatore di Luca. “Anch’io ho giocato con il 10 - afferma il sacerdote - e so cosa vuol dire indossare quella maglia e portare quel numero. Il 10 è il numero del regista della squadra, di chi fa girare il gioco. Anche quello della vita è un gioco particolare, dove non sai mai come finirà la tua partita, che va comunque giocata fino in fondo. Ora Gesù ha chiamato Luca a giocare nella sua squadra”.
“Riprendiamo
allora la nostra fede in Cristo morto e risorto - sollecita don Giuliano - e
per questo siamo qui oggi, anche se con il cuore triste. E viviamo questa
amorevole solidarietà ricordando che il Signore chiama a sé sempre i migliori,
secondo i suoi occhi”.
Alla preghiera dei fedeli due invocazioni: la prima per Luca “perché il Signore lo accolga nella sua casa con le sue braccia misericordiose”, l’altra per i familiari “perché possano ora incontrare mani amiche da stringere e cuori disponibili”.
Sul sagrato della parrocchiale, al termine delle esequie e accanto al feretro, il saluto di un amico, lo sguardo rivolto verso l’alto, in una splendida giornata di sole: “Ciao Luca, auguro per te cieli sempre blu”.
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