L’ex parroco di Abbadia Lariana: “Amava una Chiesa in uscita, che non si chiude nelle sacrestie ma esce e va incontro alle persone”
Don Fabio Molteni |
(C.Bott.) “Da vivo, papa Francesco era probabilmente da tanti più amato che seguito e ascoltato nei suoi insegnamenti. Basti pensare ai suoi appelli per la pace nel mondo, sempre inascoltati!”. Don Fabio Molteni, fino all’autunno scorso parroco della comunità pastorale di Abbadia Lariana e ora alla guida della Chiesa di Portichetto, Luisago e Cassina Rizzardi, torna sulla morte del pontefice per ricordare come rimangano intatti i suoi insegnamenti, il suo esempio e il suo modello di vita.
Quali i messaggi che ha lasciato il Santo padre? “Francesco amava una Chiesa in uscita, che non si chiude nelle sacrestie ma esce nel mondo e va incontro alle persone - dice il sacerdote - E poi ancora una Chiesa essenziale, che si apra ai poveri e alle povertà del nostro mondo: la scelta stessa del nome, Francesco, ricorda un amore preferenziale per i poveri e per gli ultimi. Voleva una Chiesa che fosse un ospedale da campo, che guarisce le ferite materiali e spirituali di ogni uomo e non come una dogana che alza reti e muri. E ancora una capacità di prossimità verso chiunque: il papa era capace di incontrare e di dialogare amichevolmente con ogni persona. Di più, sapeva mettere a proprio agio l’interlocutore, sempre e comunque, con una empatia, cioè una capacità di mettersi nei panni dell’altro, davvero grandissima”.
Don Fabio aggiunge: “Ci mancheranno i suoi sorrisi e le sue umanissime richieste di preghiera con le quali chiudeva ogni suo intervento. Mi colpiva poi l’attenzione per le periferie, esistenziali e geografiche, così ben illustrata da un collegio cardinalizio: quello attuale, non più incentrato sull’Italia e sull’Europa ma aperto alle realtà del mondo intero. In altre parole, universale”.
Quindi l’ultima riflessione: “L’ecologia integrale di papa Francesco ci riporta a uno sviluppo economico che non metta al primo posto il profitto a tutti i costi, ma il bene comune e la tutela del nostro mondo. Sicuramente il sorriso e la sua immagine rassicurante rimarranno indelebili nel nostro cuore”.
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