08 maggio 2025

Don Marco Nogara: “Che bello il grido di pace di papa Leone XIV in un tempo di guerra!”

Il sacerdote mandellese: “Ha denunciato la presenza del male, ma ha anche specificato che il male non prevarrà. E’ il pontefice della speranza, così si annuncia”

(C.Bott.) “Nel giorno in cui la Chiesa rivolge la supplica alla Regina del Santo Rosario di Pompei, la Santissima Trinità ci ha donato un nuovo pastore, un segno che la Chiesa e l’intera famiglia umana sono sempre nelle mani di Dio. Impareremo a conoscere il nuovo Papa e ad amarlo. La sua voce ci diventerà di giorno in giorno sempre più familiare. Sicuramente sarà un “servo”. Uomo come tutti, ma uomo di Dio”.

Nei minuti che seguono la proclamazione di papa Leone XIV, don Marco Nogara, mandellese, classe 1978, sacerdote dal 2005, attualmente vicario giudiziale e cancelliere vescovile, manifesta la sua gioia per l’elezione del successore di Pietro.

“Sicuramente - dice - la grinta con cui ha gridato la pace del Signore risorto è la sintesi e probabilmente il programma del suo pontificato. Gridare la pace in un tempo di guerra! Ha denunciato la presenza del male, ma ha anche specificato che il male non prevarrà. E’ il Papa della speranza, così si annuncia. Ha parlato di Gesù e ci ha ricordato la possibilità di accedere alla sua misericordia. Gesù è il ponte, questo è bellissimo”.

“Poi la semplicità dell’uomo - aggiunge don Marco - di un religioso che si è presentato come figlio di sant’Agostino richiamando tutta la dimensione della grazia, che tutto è dono e tutto viene da Dio. Non si deve aver paura della propria povertà. Iniziamo allora questo nuovo pontificato con grande fiducia e con la certezza che siamo nelle mani di Dio e che in lui occorre sempre confidare”.

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