23 giugno 2021

Carpi dal 26 giugno a fine luglio mette in mostra le “città d’oro” del mandellese Gerardo Gaddi

Sabato prossimo alle 18.30 nella città della provincia di Modena “Aperitivo con artista” alla “Space gallery” di via Sbrillanci

 



(C.Bott.) Da quest’anno ci sarà anche Carpi tra le “tappe” della carriera artistica di Gerardo Gaddi. Il mandellese sarà infatti il protagonista, sabato 26 giugno alle 18.30, dell’“Aperitivo con artista” che si terrà nel popoloso comune della provincia di Modena, dunque in terra emiliana, presso la “Space gallery” di via Sbrillanci, dove tra fine giugno e per tutto il mese di luglio sarà allestita la mostra dedicata alle sue “Città d’oro”.

Sempre sabato prossimo (e sempre a Carpi) Gaddi sarà anche protagonista di “Cenarte”, con appuntamento alle 20.30 presso il ristorante “La bottiglieria” in viale Darfo Dallai.

A ispirare l’artista e in particolare a indurlo a creare le “città d’oro” erano stati i lunghi mesi della pandemia, quando nel suo studio mandellese in via Dante Alighieri Gerardo aveva disegnato, utilizzando la tecnica della china e dell’acrilico, una serie di città immaginarie in cui a dominare erano in prevalenza il nero e l’oro, con il nero a simboleggiare l’incertezza e l’inquietudine di quel particolare periodo e l’oro associato alla luce solare, capace di trasmettere calore e movimento e di assumere una connotazione di apertura e di liberazione.



Alle metropoli animate di prima dell’emergenza, nelle opere di Gerardo Gaddi si erano così contrapposte città vuote e quasi spettrali. Ma a fare da contraltare ecco, come detto, l’oro e la sua forza.

Di lui, Angelo Malara ha scritto: “La preziosità delle opere di Gerardo Gaddi non risiede nel lucente oro spatolato ma nel profondo significato intrappolato nei contrasti dei sottili, decisi e resistenti fili neri… Tutto ciò che luccica non è d’oro, tuttavia Gaddi è d’oro nella sua maturità artistica e nelle sue “città” il tesoro non è poi così nascosto. E’ esposto in modo criptico sul percorso che porta dalla profondità tenebrosa radicata in noi e dispersa nel caos cittadino condiviso fino alla vetta innevata, solitaria come il bordo indefinito della tela”.



Classe 1966, Gerardo Gaddi si è diplomato al Liceo Artistico di Lecco. Lavora alla “Carcano” di Mandello, dove è responsabile dell’ufficio grafico. In campo pittorico si distingue per il suo stile personale che l’ha portato a spaziare dal più lineare tratto a china alla delicatezza degli acquarelli fino all’intensità del colore acrilico.


 

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