25 giugno 2021

“Fondo diocesano di solidarietà Famiglia lavoro 2020”. Il Lario sfida la povertà

L’iniziativa è stata voluta dal vescovo Oscar Cantoni in memoria di don Renato Lanzetti e di tutte le vittime del coronavirus 



La pandemia ha messo in primo piano situazioni di povertà che, oltre alle risposte all’emergenza, esigono un impegno condiviso per la dignità e la legalità nel lavoro e negli affitti. Sostenere persone e famiglie che a causa del Covid si sono trovate (e si trovano tuttora) in gravi difficoltà economiche è l’obiettivo che si è posto il “Fondo diocesano di solidarietà Famiglia lavoro 2020” voluto in memoria di don Renato Lanzetti e di tutte le vittime del coronavirus dal vescovo di Como, monsignor Oscar Cantoni.

Al sostegno economico per far fronte all’emergenza si è affiancato e si affianca l’accompagnamento di persone e famiglie nell’attraversare molteplici difficoltà sociali e nel cercare un lavoro stabile e dignitoso.

Anche se l’emergenza sanitaria sta forse per essere superata, rimangono aperte situazioni di fatica e di disagio che mettono in luce molte diseguaglianze anche nel territorio lariano. Per affrontare positivamente un quadro così complesso il Fondo diocesano ha scelto la via delle alleanze con quanti hanno a cuore il bene comune. Si sono così aperti alcuni percorsi che si sono affiancati ad altri intrapresi fin dall’inizio dell’attività del Fondo diocesano.

Confindustria Como

“Quanto fatto da Confindustria Como - dice don Gianpaolo Romano, presidente del Comitato garanti del Fondo - è un segno concreto di cui essere grati perché aggiunge 20.000 euro alle risorse che hanno consentito di rispondere alle numerose domande di aiuto nel tempo del Covid. Anche con Confindustria Como riteniamo utile continuare e approfondire il confronto sulla crisi economica e sul lavoro nel nostro territorio”.

A sua volta il presidente di Confindustria Como, Aram Manoukian, afferma: “Il tema della coesione sociale, già di per sé importante, assume un ruolo ancor più determinante alla luce di questa pandemia. Ciò che è accaduto in questo anno e mezzo, certamente imprevedibile, mi riporta al principio del mio mandato, quando, nel 2019, ci siamo interrogati come imprenditori su cosa fare per garantire continuità alle imprese e, conseguentemente, benessere sociale”.

“In quello che abbiamo chiamato “programma della collaborazione” - aggiunge - hanno preso forma parole chiave quali visione, anima, fiducia e speranza. Parole che, a distanza di due anni, sono quanto mai attuali nell’ambizione di attivare un circolo virtuoso, stimolare una cultura della condivisione, della solidarietà e dello scambio. Fu anche l’occasione per dare avvio alle celebrazioni dei 100 anni che, otto mesi dopo, con l’arrivo del coronavirus abbiamo deciso di fermare al fine di dedicare le risorse accantonate alle impellenti necessità degli ospedali della nostra città per far fronte all’emergenza”.

“Sempre in quest’ottica - conclude Manoukian - abbiamo proposto alle imprese ritratte nella mostra fotografica allestita nell’atrio della sede di via Raimondi di donare il corrispettivo valore all’iniziativa voluta dal nostro vescovo Oscar a favore delle famiglie bisognose. Un’operazione solidale assolutamente meritevole che ci chiama a stringerci come comunità con l’obiettivo di far sentire tutti meno soli e di non lasciare indietro nessuno”.

Fondazione provinciale della comunità comasca

“Nell’arco di un anno abbiamo risposto con un aiuto concreto a 450 famiglie che si sono trovare in estrema povertà a causa del Covid-19.  Abbiamo registrato - dice don Gianpaolo Romano - una riposta responsabile e incoraggiante nel territorio, sia dalle comunità parrocchiali e dalle associazioni sia da enti locali ed espressioni della società civile.  In questo contesto la Fondazione provinciale della comunità comasca, tramite il proprio “Fondo povertà”, ha elargito un primo contributo di 30.000 euro. A questo gesto, di cui siamo grati, si affianca nel rispetto della diversità dei ruoli un percorso condiviso di analisi, confronto e impegno nella lotta alla povertà sul nostro territorio, dentro e oltre il tempo dell’emergenza”.

Martino Verga, presidente della Fondazione, dichiara: “La Fondazione provinciale è impegnata nel contrastare le tante forme di povertà che purtroppo sono presenti anche nella nostra comunità a causa della pandemia. Per questo auspichiamo che, come accaduto durante l’emergenza sanitaria, in tanti si vogliano unire alla nostra Fondazione, facendo convogliare le proprie donazioni nel “Fondo povertà” al fine di rendere gli interventi più efficaci. Abbiamo già aiutato, grazie anche alla collaborazione con la Caritas, tante famiglie in difficoltà e donato computer. Ma ancora tanto c'è da fare.  Chi volesse donare può farlo a questo link: dona.fondazione-comasca.it/campaigns/fondopoverta/”.

Sindacati di Como

I sindacati Cgil, Cisl e Uil di Como hanno deciso di sostenere il Fondo di solidarietà Famiglia lavoro 2020. Scopo del progetto è come noto è esprimere una vicinanza solidale, per il tempo necessario alla ripresa di una normale occupazione lavorativa, alle fasce più fragili e più colpite dalla crisi economica indotta dalla pandemia.

Si vuole, attraverso questo strumento, assicurare sostegno a chi è precario, stagionale, persone prive di una professionalità spendibile, non contrattualizzate, con una storia di immigrazione o di fragilità personale. A chi aveva un lavoro e l’ha perso, a chi accudiva un anziano e ora non può più continuare. Uomini e donne che nel momento della difficoltà sono stati espulsi dai processi produttivi e costretti alla marginalità, mettendo a nudo meccanismi di protezione sociale del tutto insufficienti”.

Ascolto, condivisione e solidarietà sono i primi strumenti utilizzati dalla rete di parrocchie, Caritas, associazioni del territorio per accogliere il bisogno di queste persone.

Il passo successivo è cercare aprire tutti i canali possibili - attraverso il coinvolgimento dei servizi sociali territoriali, delle organizzazioni sindacali e del terzo settore - per rispondere a ineguaglianze e a specifiche ingiustizie contrattuali, per ottenere benefici previsti dalle norme, per attutire gli effetti di situazioni debitorie sconsiderate o di intricate relazioni familiari.

Il primo segno tangibile di vicinanza è spesso affidato al sostegno alimentare, al pagamento di qualche bolletta arretrata, alla ricerca di una nuova e immediata collocazione lavorativa, spesso non definitiva. Risposte possibili anche grazie alle risorse del Fondo, ultimo strumento da utilizzare per permettere alla persona, alla sua famiglia, di sopravvivere e soprattutto di ritrovare un percorso di serenità e di dignità.

Da parte sindacale la comprensione dell’importanza di avere sul territorio forme di condivisione delle problematiche sociali - che si aggiungono a quelle gestite nei luoghi di lavoro e nel territorio attraverso l’azione contrattuale, politica e assistenziale - ha portato alla collaborazione con le organizzazioni che hanno promosso il Fondo: la Pastorale del lavoro, la Caritas, la Compagnia delle Opere, le Acli e la Consulta delle aggregazioni laicali.

A questo proposito Cgil, Cisl e Uil contribuiranno nel diffondere, tra i loro contatti, l’importanza di sostegno al Fondo, anche attraverso lo strumento “Dona ora” che consente piccole donazioni in pochi minuti.

La rete del Fondo sarà d’altra parte connessa con i servizi delle confederazioni sindacali per aiutare le persone in particolare difficoltà che si presenteranno ai loro sportelli.

Una sfida, quella della lotta alle diseguaglianze e per assicurare la vicinanza della comunità ai lavoratori più esposti alla crisi, che si può vincere soltanto con l’alleanza tra tutte le realtà del territorio.

Si può ancora donare. Ecco come fare

Il “Fondo di solidarietà Famiglia lavoro 2020” ha potuto aiutare famiglie e persone con i contributi raccolti da comunità, privati, enti e organizzazioni (vedi tabella in questa pagina). Purtroppo le situazioni di povertà provocata dal Covid sono ancora numerose e gravi.

Il Fondo ha quindi attivato, in aggiunta alle modalità esistenti, la possibilità di donare anche tramite PayPal: un sistema rapido e immediato che consente - tramite carta di credito o di debito - anche piccole donazioni che sono vitali. Il riquadro che permette di accedere alla donazione si raggiunge agevolmente dalla home page del sito della diocesi di Como e comunque digitando nel motore di ricerca sociale.diocesidicomo.it/fondodisolidarieta/.

Un anno in cifre

In data 16 giugno 2021 questo era il quadro degli interventi del “Fondo diocesano di solidarietà Famiglia lavoro 2020”:

460 domande ricevute

433 accolte

607 esaminate, compresi i rinnovi

Media 1.277 euro a persona

Rinnovi 147

Raccolta totale: 645.000 euro (di cui dalla Diocesi - Cei 99.800 euro, Caritas nazionale 50.000 euro, Fondo povertà Fondazione comasca 30.000 euro, Confindustria Como 20.000 euro, altre organizzazioni e istituzioni benefiche 61.000 euro, residuo Fondo rete lavoro 25.000 euro, da parrocchie, privati, associazioni e aziende 360.000 euro).

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