28 giugno 2021

Ci scrive: “Colonnine per la ricarica delle auto elettriche, che tracollo a Lecco città!”


 

Mobilità elettrica e colonnine di ricarica. Un tema di stretta attualità su cui interviene con questo scritto, destinatario in particolare il Comune di Lecco, Francesca Lanfranconi, medico dello sport, ricercatrice presso il Centro “Maria Letizia Verga” di Monza.

Con questo mio intervento vorrei fare un quadro aggiornato (e un po’ frustrante) delle colonnine di ricarica per auto elettriche presenti in Lecco città. Chi non ha garage, o è di passaggio a Lecco, può usufruire delle colonnine in gestione ad Acel Energie, unico gestore di tutte le colonnine in città,  talune a ricarica lenta altre a ricarica rapida.

Le ricariche possono essere attuate con una apposita card rilasciata dal concessionario (o tramite app) al momento dell’acquisto dell’auto, a tariffe medio-favorevoli, pagando un abbonamento mensile. Oppure c’è la app Juicepass Enel, con una tariffa mensile molto conveniente, circa un terzo della tariffa precedente. La tariffa delle colonnine Acel, invece, non prevede abbonamenti per chi ne fa un uso frequente, ma è solo on demand.

Acel, consultata più volte telefonicamente e via e-mail, risponde che non sono previste tariffe in abbonamento nemmeno in futuro. Anche chi, come me, ha un abbonamento luce e gas con Acel (e, va detto, mi trovo molto bene) non ha alcuna agevolazione. Non è nemmeno possibile usufruire di una App dedicata, ma bisogna inquadrare il codice QR presente sulla colonnina (anche quando è buio o piove!), seguire le indicazioni del sito Acel e pagare con carta di credito, con procedura lunga, complicata e certamente impossibile da seguire per uno straniero. Provare per credere…

Comunque durante il lockdown le colonnine funzionavano bene e nonostante la pandemia era possibile effettuare la procedura in tutta comodità e serenità.

Lavorando a Monza in ospedale mi sentivo molto fortunata di essere una residente lecchese, perché la situazione colonnine a Monza attorno all’ospedale è ridicola: non ce ne sono!

Poi, da circa 4 mesi le colonnine Acel sono scomparse dalla app del gestore primario in Italia, Enel appunto. Risulta pertanto impossibile usufruire della tariffa più conveniente sul mercato. Inoltre da circa 15 giorni le colonnine a ricarica rapida funzionano a singhiozzo, costringendo chi deve ricaricare a fare il giro da una colonnina all’altra ai quattro angoli della città.

Da 20 minuti di normale procedura si passa a più di un’ora (tendenzialmente alla sera, dopo una giornata lavorativa). Svariate le segnalazioni alla app Enel che ha rimborsato l’abbonamento per più mesi consecutivi ma non è riuscita a far ricomparire le colonnine sulla propria app.

Molte le denunce al numero verde presente sulla colonnina, con operatori super gentili, che inoltrano inutilmente la segnalazione ad Acel.

Negli ultimi giorni, però, c’è stato un tracollo! Non funzionano più quasi tutte le colonnine su Lecco (sabato sera ha ricominciato a funzionare quella in rione Castello), sicuramente nessuna di quelle rapide. Ho dovuto ricaricare l’auto, disperata, direttamente dal concessionario. Lì non c’è la colonnina rapida, per cui sono rimasta due ore a parlare con il concessionario, che mi ha offerto caffè, caramelle, eccetera.

Situazione caratteristica in alcuni Paesi asiatici e africani in cui mi trovo di solito a viaggiare, ma al di fuori del tempo e dello spazio nella produttiva Lombardia!

Mi sono recata fisicamente in sede ad Acel e mi è stato risposto che loro non gestiscono direttamente le colonnine, ma di scrivere una e-mail a aevvimpianti@aevvimpianti.it. Ho chiesto di poter parlare con una persona che ne sapesse qualcosa, ma non è stato possibile. Si può comunicare soltanto via e-mail con non si sa chi. Non avrei chiesto nemmeno caffè e caramelle perché ero già in eccesso di zuccheri grazie al concessionario!

In sostanza, giorni fa non ho potuto recarmi in ospedale a Monza, dove faccio il medico, perché è stato impossibile ricaricare l’auto. Un collega ha dovuto sostituirmi. E ovviamente ho perso ore a provocare le colonnine di tutta la città, a telefonare a numeri verdi, ad andare in concessionaria e infine a recarmi presso la sede Acel  che dice di non gestire le colonnine Acel!

Credo si debba trovare una rapida soluzione al problema. Il palleggio di responsabilità tra Acel e Aevvimpianti direi che è imbarazzante e penoso. Le due società (o forse è una?) sono concessionarie di un servizio credo pubblico, trattandosi di viabilità ecologica su cui vengono anche investiti incentivi statali (io ho ricevuto un bonus per l’acquisto della mia auto).

Ho cercato di capire, ma non ne sono venuta a capo, se il Comune di Lecco ha demandato a queste società il servizio di ricarica delle auto elettriche. Se così fosse la mia mail è per chiedere che venga fatto un controllo relativo al rispetto delle norme contrattuali, che mi aspetto prevedano un servizio funzionante.

Ho acquistato un veicolo elettrico Mini Cooper full electric di ultima generazione e di alta qualità per salvaguardare l’ambiente, fidandomi delle comunicazione istituzionali del Comune di Lecco e avendo visto installate le colonnine di ricarica. Non avrei mai potuto immaginare di incappare in una sequenza di difficoltà e disservizi come quella attuale. 

Escludo anche di dover essere costretta ad affittare un garage solamente perché le colonnine - pur installate con autorizzazione del Comune e pur occupando suolo pubblico - al momento non sono funzionanti.

Due soluzioni possibili alle criticità che ho elencato: 1) Il monopolio Acel sulle tariffe (che non prevede come detto tariffe agevolate) potrebbe essere contrastato lasciando entrare anche altri gestori all’interno del sistema, all’insegna di una corretta concorrenza, a beneficio della pubblica utenza. In questo caso, magari, Acel provvederebbe a concedere una tariffa agevolata in abbonamento. 2) La mancanza di interventi urgenti e adeguati in una situazione emergenziale come quella di questi giorni a me sembra una vera e propria interruzione di servizio pubblico. Un quadro normativo più preciso e una struttura organizzativa più efficiente richiesta/imposta ad Acel verosimilmente potrebbero risolvere il bruciante problema.

Credo che il presente e il futuro della bellissima Lecco sia quello di diventare una città sempre più eco-sostenibile, in prospettiva anche delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026. Il transito e la mobilità di molti veicoli elettrici andrebbero dunque totalmente agevolati e sostenuti fin da adesso.

Francesca Lanfranconi

2 commenti:

  1. Grazie per aver dato voce alla mia piccola battaglia per una cittá che pensi subito a sostenere il pianeta...

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  2. Esistono anche i treni per andare a lavorare da Lecco a Monza! E i bus dalla stazione all'ospedale! Ma siccome voi capitalisti avete il posteriore incollato al sedile delle auto non ci arrivate! Ad ogni modo le auto elettriche non risolvono il problema del traffico finché non saranno volanti. Ma il cancro della vostra società è lindividualismo, l'egocentrismo e la continua ricerca del profitto.

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