15 giugno 2022

Mandello. Un albero e una targa nella piazza davanti alla chiesa di Molina ricordano “Kikko” Centali

L’essenza è stata messa a dimora da familiari e amici del giovane morto esattamente un anno fa in un tragico incidente stradale



(C.Bott.) Uno schianto in galleria con la sua motocicletta lungo il tracciato della nuova Lecco-Ballabio e l’impatto con un’auto dopo una giornata di svago trascorsa ai Piani Resinelli. Era morto così, il 13 giugno 2021, Enrico Centali, per tutti “Kikko”. Classe 1991, abitava a Mandello Lario.

Cresciuto in quartiere Motteno, dove dapprima suo nonno Pietro Turati e in seguito mamma Donata avevano gestito lo storico panificio che si affacciava sulla piazza, Enrico era un gran lavoratore.

Di professione tecnico di macchinari a controllo numerico, dopo aver lavorato alla “Gilardoni Vittorio” Centali aveva trovato occupazione presso la “Lafranconi technologies”.

Enrico "Kikko" Centali

 

Abituale frequentatore del rione di Molina, amava gli sport acquatici e invernali da tavola, si dilettava nello skateboard, nello snowboard e nel wakeboard. Era anche un appassionato di montagna e dell’arrampicata.

Ora a ricordare nel tempo Centali sarà un albero. E’ stato messo a dimora a inizio settimana a Molina dai familiari e dai tanti amici di “Kikko”.

I suoi compagni di sempre, quelli con i quali lui era solito trascorrere il tempo libero, si sono ritrovati nella piazza antistante la chiesa di San Rocco. Un’iniziativa voluta proprio per mantenere viva la memoria di quel giovane. A questo scopo familiari e amici avevano chiesto al Comune di Mandello di poter piantumare (e successivamente curare) un albero commemorativo, in sostituzione del salice piangente che si trovava lungo la roggia, proprio di fronte all’enoteca Comini.



L’amministrazione comunale aveva accolto con piacere e condiviso la proposta dei ragazzi, che prevedeva anche l’apposizione di una targa commemorativa.

Era quindi stata individuata l’essenza da mettere a dimora e la scelta era caduta su un esemplare di Liquidambar, il cui nome significa “ambra liquida”, coltivato nelle località a clima mite come pianta ornamentale, dalle foglie simili a quelle degli aceri.

Una scelta non casuale, ma dettata soprattutto dalle particolari colorazioni che la pianta assume durante il susseguirsi delle stagioni, con un alternarsi di tonalità e sfumature che vanno dal verde all’oro, fino al rosso cupo e al viola.

A scoprire lunedì la targa commemorativa sono state la sorella di “Kikko”, Paola, e Chiara, la fidanzata del giovane, mentre don Giuliano Zanotta, parroco della comunità pastorale di Mandello, ha impartito la benedizione.

In forma privata era presente anche il sindaco, Riccardo Fasoli, il quale si è unito al ricordo con un breve intervento. Poi spazio alle note di “Now we are free”, colonna sonora del film Il gladiatore.

Oltre a numerosi amici, si sono stretti nel ricordo di “Kikko” anche mamma Donata e Roberto, il padre.


 

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