15 giugno 2022

Il Pd di Colico: “Se il bilancio del Comune è sano, perché chiedere più tasse ai cittadini?”



Da Valentina Angelica Codurelli, segretaria del Circolo di Colico del Partito democratico, riceviamo e pubblichiamo:

A fine anno la stampa locale aveva dato notizia dell’approvazione in tempi record del bilancio del Comune di Colico. Ma si sa, la gatta frettolosa fa i gattini ciechi. E forse per troppa fretta o per scarsa trasparenza la giunta non ha comunicato la parte del bilancio meno piacevole per i cittadini.

L’autocompiacimento per aver trovato le coperture finanziarie per le opere in corso di progettazione avrebbe anche potuto essere giustificabile, se non fosse che tali opere, come “declamato” in campagna elettorale, dovevano già essere munite delle adeguate coperture finanziarie.

Allora perché mettere le mani nelle tasche dei cittadini? Soprattutto quando nel consiglio comunale prima di Natale era stato dichiarato che “Colico ha un bilancio sanissimo”? Perché chiedere più tasse per fare una riorganizzazione che non prevede nessun tipo di compensazione con altri introiti?

Nel Consiglio del 23 dicembre erano state ritoccate le aliquote Imu e in particolar modo tre fasce: i terreni edificabili (che sono passati da un’aliquota dello 0,86 % a una dell’1,06 %), i fabbricati di categoria D (commerciali, da un’aliquota dello 0,86% allo 0,96%) e la seconda casa (da un’aliquota dello 0,86% allo 0,91%).

L’aumento o il decremento dell’imposizione fiscale genera leve che modificano l’economia di un sistema e di un paese. Possono variare i prezzi di mercato di tutti i beni soggetti alla variazione di aliquota, aumentare la richiesta di edificabilità, ridurre la presenza di attività commerciali di vicinato e impattare negativamente sul turismo, risorsa importante oggi e in prospettiva per il nostro comune.

Turisti, tra l’altro, già segnati dall’aumento del costo dei parcheggi e dall’introduzione della tassa di soggiorno. Il tutto per un maggior introito stimato in 380.000 euro. E sì che gli amministratori della giunta colichese avrebbero dovuto essere quelli che tagliavano le tasse!

Si dice che i maggiori introiti fossero necessari per la copertura della riorganizzazione della macchina comunale. Sarebbe interessante conoscere cosa è stato fatto in merito. Vero che c’è un inflazione determinata dall’aumento dei prezzi, soprattutto nel campo energetico, ma i cittadini si domandano se prima è stato fatto un tentativo per diminuire alcune spese di bilancio e se è stata svolta una ricerca sugli sprechi che ci sono anche nel nostro comune.

Sarebbe stato il caso anche di programmare e realizzare investimenti per il risparmio energetico, investimenti per un futuro green del territorio colichese invece di puntare su opere ad alta visibilità, alcune delle quali inutili.

Con delibera del 25 maggio scorso apprendiamo che è stato riattivato il procedimento per completare l’iter della “convenzione casa della salute” ereditata dalla precedente Amministrazione Grega. Non entriamo, per il momento, nel merito di questa scelta, però dobbiamo evidenziare che entreranno nelle casse del comune di Colico 600.000 euro circa, cifra ben superiore a quanto ricavato dall’aumento dell’Imu. Inoltre gli attuali amministratori hanno approvato un bilancio che loro stessi hanno definito “sanissimo”; bilancio che chiude con un avanzo di amministrazione di ben 4 milioni di euro. A maggior ragione ci si chiede se siano giustificati e necessari gli aumenti fiscali a carico dei cittadini di Colico e dei turisti.

Valentina Angelica Codurelli, segretaria Circolo di Colico del Pd

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