Classe 1927, in agosto avrebbe compiuto 98 anni. Vinse l’oro ai Giochi di Londra con il “quattro senza” e sei titoli europei
(C.Bott.) Una vita per il canottaggio. E nel canottaggio. Una carriera che lo ha visto partecipare a tre Olimpiadi e vincere la medaglia d’oro con il “quattro senza” tutto targato Moto Guzzi ai Giochi di Londra del 1948 di cui facevano parte anche Elio Morille, Giovanni Invernizzi e Franco Faggi. Un palmarès, il suo, che comprende anche sei titoli di campione d’Europa vinti tra il ’47 e il ’58 e 14 di campione d’Italia, cui vanno aggiunti i successi ottenuti in 23 regate internazionali e in 18 nazionali, oltre che in nove interzonali e in sette zonali.
Mandello Lario, il canottaggio e in generale il mondo dello sport piangono Giuseppe Moioli, morto questa mattina alle 5.20 all’età di 97 anni (nato a Olcio nel 1927, avrebbe festeggiato il novantottesimo compleanno l’8 agosto ed era il più anziano ex atleta italiano ad aver vinto un oro alle Olimpiadi).
Autentica leggenda dello sport del remo, ha scritto pagine memorabili nella storia della Canottieri Guzzi. Anche negli anni più difficili del sodalizio lui c’era sempre. E ha avuto il grande pregio di sapersi sempre aggiornare, in ogni stagione della sua lunga vita. Stava ore e ore a trasmettere ai ragazzi che si avvicinavano al canottaggio quello che lui sapeva, con una tempra e una forza di volontà incredibili.
E’ stato un grande, un grandissimo del canottaggio, Moioli, che sempre con il “quattro senza” partecipò anche alle Olimpiadi australiane di Melbourne del 1956. Con lui a comporre l’equipaggio vi erano Attilio Cantoni, Giovanni Zucchi e Abbondio Marcelli. L’armo azzurro conquistò la finale e nella regata decisiva fu quarto.
A Londra come a Melbourne allenatore dei magnifici canottieri capaci di portare nel mondo il nome della Moto Guzzi era Angelo Alippi, scomparso nel giugno 1984. Di Moioli va ricordata anche la sua partecipazione alle Olimpiadi di Helsinki del 1952. Nel 2015 gli era stato attribuito il collare d’oro al merito sportivo, la massima onorificenza del Coni.
Nel libro E l’aquila continua a volare pubblicato in occasione degli 80 anni della Canottieri Guzzi, a proposito delle regate che valsero al “quattro senza” di Moioli, Morille, Invernizzi e Faggi la medaglia d’oro alle Olimpiadi del ‘48 si legge: “Nella prima giornata di gare il “quattro senza” della Moto Guzzi gareggiò nella prima batteria. Ai 1.000 metri Moioli con il suo equipaggio aveva un vantaggio di una lunghezza e mezza sulla Danimarca, poi la barca italiana aumentò il distacco ottenendo anche il miglior tempo di giornata… Le semifinali confermarono lo stato di grazia degli allievi di Alippi, che in una progressione entusiasmante guardavano da lontano l’Olanda…”.
E ancora: “Venne il 9 agosto, il giorno della finale e per Moioli, Morille, Invernizzi e Faggi fu una marcia trionfale su Danimarca e Stati Uniti… L’equipaggio italiano aveva destato la massima ammirazione proprio nel cuore della tradizione remiera inglese e per ricambiare tutte le attenzioni che erano state rivolte ai nostri canottieri i dirigenti della Federazione prima di ripartire da Henley donarono al comitato organizzatore un remo tricolore del “quattro senza” con la firma sulla pala dei quattro campioni mandellesi perché fosse incluso tra le memorie storiche del museo del canottaggio”.
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