09 maggio 2025

Agostiniano il papa, agostiniana suor Elisabetta Lafranconi. E la badessa dice: “Per noi è un fratello”

La mandellese suor Elisabetta Lafranconi, agostiniana.

“Lo conosciamo da anni, lo conosciamo bene. E’ un nostro fratello. Sono troppo contenta”. Suor Fulvia Sieni, monaca di clausura, badessa agostiniana del monastero dei “Santi Quattro Coronati”, commenta così l’elezione di papa Leone XIV al soglio di Pietro. Lo ha fatto in un’intervista rilasciata all’agenzia Sir - Servizio di informazione religiosa in cui afferma: “Conosciamo il bene che vuole alla Chiesa e con quanta passione ha vissuto il suo ministero da sempre: prima come frate, poi come padre generale. E’ stato molto importante per noi”.

Il monastero agostiniano situato nel cuore della città di Roma è lo stesso che accoglie anche suor Elisabetta Lafranconi, la mandellese che ha preso i voti esattamente un anno fa.

Alla domanda su quale contributo potrà portare papa Robert Francis Prevost alla Chiesa e alla pace suor Fulvia risponde: “Nel cuore della spiritualità agostiniana c’è l’unità. Agostino ha vissuto in un tempo di grande frammentazione, sia dentro sia fuori la Chiesa. E il tessuto spirituale da cui è forgiato il Santo padre è proprio questo: l’unità. Questo desiderio di essere un’anima sola, che è al centro del cuore di ogni agostiniano. Credo possa essere una voce profetica per l’unità e la comunione. Per noi agostiniani il criterio di discernimento per ogni decisione è sempre la comunione: è la nostra priorità. E sono sicura che il Papa sia immerso in questa prospettiva con una pienezza di fede che abbiamo sempre ammirato in lui”.

Robert Francis Prevost, ora Papa Leone XIV, al monastero agostiniano. Prima a sinistra suor Elisabetta Lafranconi.

A proposito del nome scelto dal nuovo pontefice la religiosa spiega che “è un segno davvero interessante perché andare a riscoprire e rivalorizzare chi ha fatto tanto bene per la Chiesa è un gesto molto significativo, quasi un richiamo a mantenere insieme la realtà e la storia”.

La badessa ricorda quindi che l’allora cardinale Prevost era stato al monastero agostiniano in occasione della celebrazione dell’Annunciazione, lo scorso 25 marzo: “Abbiamo trascorso del tempo insieme, abbiamo mangiato insieme… E’ stato un incontro di grande fraternità, come è sempre stato con lui. Per noi è un fratello, nel senso più profondo del termine agostiniano e religioso”.

Infine un augurio a papa Leone e per il suo pontificato: “Mi auguro che possa vivere questo ministero con compassione e con letizia. E spero che il Signore lo sostenga in ogni cosa. E’ una persona deliziosa, molto riservata, ma comunica moltissimo con gli occhi”.

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