14 maggio 2025

Dalla Valtellina e dalla “casa dei libri” di Sostila altri aiuti e nuova linfa al rifugio “Mandell bass”

Oscar Ongania con Fausto Mottalini a Sostila.

(C.Bott.) Erano i primi giorni di aprile e percorrendo i sentieri della Val Fabiòlo si era imbattuto in Fausto Mottalini, fino a qualche tempo fa unico abitante di Sostila prima che in quel villaggio della Valtellina si stabilisse anche un giovane con le sue pecore e le sue capre. E soprattutto con il proposito di dare una svolta alla sua vita.

A Fausto era bastato conoscere per sommi capi il progetto che il mandellese Oscar Ongania sta portando avanti in Nepal con un gruppo di amici, destinato a sfociare nella costruzione nella Rubi Valley del rifugio “Mandell bass”, per indurlo a staccare un assegno di 5.000 euro proprio per sostenere l’iniziativa. “E’ un bel progetto quello che stai portando avanti - gli aveva detto - e voglio aiutarti”.

Nelle settimane successive Ongania era tornato a Sostila, “il borgo fantasma”, aveva visitato la piccola chiesa del paese e l’edificio che ha accolto la scuola fino al 1959. E aveva nuovamente incontrato Mottalini.

A inizio maggio, poi, un’altra “tappa” in Val Fabiòlo, questa volta in occasione della cerimonia di inaugurazione della “casa dei libri” voluta proprio da Fausto per condividere la sua biblioteca con escursionisti e visitatori. I discorsi di rito, il taglio del nastro, poi un pranzo a base di polenta, spezzatino e formaggio per più di 50 persone offerto da Mottalini e la decisione di destinare l’intera somma raccolta, compresa la vendita delle t-shirt dedicate all’iniziativa che sta prendendo sempre più forma in terra nepalese, al rifugio “Mandell bass”.

Un altro prezioso aiuto dalla Valtellina, dunque. Un altro gesto dettato dal grande cuore di Fausto, un’altra sua bella lezione di vita. “In silenzio sta facendo qualcosa di straordinario - dice Ongania - e a lui va il mio e nostro grazie”.









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