La mostra sarà allestita in sala consiliare da oggi (inaugurazione alle 17) a domenica 11 maggio. Ecco i giorni e gli orari in cui sarà possibile visitarla
Disegno, comunicatività, espressività. E’ racchiuso in queste tre parole il senso della mostra che verrà inaugurata oggi pomeriggio alle 17 a Mandello Lario (l’inaugurazione sarà seguita da un intrattenimento musicale). Allestita presso la sala consiliare in piazza Leonardo da Vinci, la rassegna espositiva ha per protagonisti Alessia Buffolo e Leo Catalano, il cui nome d’arte è Leo_p1ctures.
La mostra, inclusa nel programma del Festival della letteratura 2025, potrà essere visitata domani, domenica 4 maggio, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18, lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 17 alle 19, sabato 10 alle 15 alle 18, domenica 11 dalle 10 alle 18.
Alessia Buffolo, classe 1974, si muove da trent’anni tra illustrazione, grafica, fumetti e recentemente si è avvicinata alla caricatura. Nata a Monza, è cresciuta e ha studiato in Trentino Alto Adige. La passione per il tratto morbido della matita emerge nei suoi fumetti, che non vengono mai chinati ma inviati direttamente alla colorazione. Così facendo l’artista si propone di ottenere una resa finale lievemente pittorica.
Ha pubblicato albi a fumetti per il mercato franco-belga e conseguito significativi riconoscimenti. Nella mostra mandellese sono presenti alcuni originali di tavole a matita della serie uscita in Francia intitolata Obie Koul e alcune caricature. Negli originali a matita, non colorati e in dimensioni reali, è possibile apprezzare l’amore che la Buffolo ha per il dettaglio. Anche il lato psicologico dei personaggi è approfondito e curato nella recitazione. Ognuno di loro, infatti, si muove secondo un vissuto che, seppur non descritto in sceneggiatura, viene immaginato e raccontato attraverso la mimica e il linguaggio del corpo dei personaggi stessi.
Altro artista presente in sala consiliare è Leo Catalano. Il sottotitolo della sua mostra è “Leo_p1ctures e lo sguardo alternativo della diversità”. Si tratta di un “viaggio cromatico” nel mondo variopinto e multiforme di Leonardo, mandellese d’origine.
La mostra racconta, attraverso opere di diverso genere e stile, il desiderio di Catalano - una diagnosi di spettro autistico da quando aveva 8 anni - di capire e interpretare le tante personalità umane che lo hanno affascinato nei suoi 17 anni di vita. Leo ama raffigurare con diverse tecniche soprattutto i visi, giocando con luci, ombre e colori.
“Leo_p1ctures e lo sguardo alternativo della diversità” non è però soltanto questo, è anche un percorso per comprendere fino in fondo le parole integrazione e inclusione, dove inclusione vuol dire acquisire la capacità di apprezzare la diversità nelle mille sfaccettature che essa presenta in persone “non conformi alla massa”, che fanno già a pieno titolo parte di questo mondo. Inclusione vuol dire comprendere la disabilità, avvicinarvisi con il cuore aperto per capire che disabilità non vuol dire non saper fare quello che la società ha deciso che tutti devono saper fare per essere conformi ma “saper fare ciò che tutti coloro chiamati “normali” non riusciranno mai a fare”.
Nessun commento:
Posta un commento