Si intitola “A piedi intorno al Lago di Como” e descrive 45 passeggiate, escursioni e trekking alla scoperta della natura. Ne è autore Massimo Lozzi, ingegnere elettronico e insegnante di yoga, conoscitore ed esploratore dei sentieri dell’intero versante lariano. Torinese d’origine ma residente a Como, è socio del Cai da oltre quarant’anni. Istruttore di scialpinismo presso la scuola “Pietro Gilardoni” dal 1997, dall’ottobre 2020 è consigliere sezionale. Fa parte della Commissione nazionale del Cai “Rifugi e opere alpine”.
Lozzi sarà il protagonista dell’incontro che si terrà questa sera, martedì 13 maggio (inizio alle ore 21), presso la sala consiliare in piazza Leonardo da Vinci a Mandello Lario nell’ambito del Festival della letteratura.
A dialogare con lui sarà Bruno Marconi, aquilano, da oltre cinque anni residente ad Abbadia Lariana, dal 1994 accompagnatore di escursionismo del Cai (dal ‘95 al 2019 ha coordinato numerose escursioni del Cai dell’Aquila, oltre a trekking regionali e interregionali). Si è occupato della filosofia dell’andare in montagna, di sentieristica, della psicologia di gruppo in montagna, non tralasciando la comunicazione. E’ stato presidente della Commissione regionale di escursionismo dal 2004 al 2006, presidente della sezione Cai dell’Aquila dal 2006 al 2012, fondatore e direttore della scuola di escursionismo “Pietrostefani” dello stesso capoluogo abruzzese dal 2007 al 2010. Socio del Cai Grigne di Mandello, dal 2019 Marconi ricopre la carica di delegato sezionale e da quest’anno quelle di consigliere e di tesoriere.
Nella guida “A piedi intorno al Lago di Como” Massimo Lozzi descrive vari itinerari con un obiettivo: immergersi nella natura con consapevolezza e tenendo conto che la maggior parte dei percorsi possono svolgersi utilizzando mezzi pubblici, riducendo in tal modo l’impatto ambientale.
Gli itinerari descritti sono ampliati con approfondimenti storico-culturali, in sintonia con un nuovo modo di andare in montagna teso alla cultura e alla conoscenza del territorio. Per l’autore ogni escursione prevede una particolare attenzione al luogo attraversato, alla flora e alla fauna, non escludendo nella descrizione di un sentiero la sua evoluzione attraverso la sua modificazione storica e fornendo per ogni itinerario approfondimenti antropologici.
“Insomma un nuovo approccio alla montagna - spiega Bruno Marconi - che porta a una considerazione educativa perché più si conoscono un luogo, un sentiero, una vetta e più li si ama e, amandoli, li si conserva in tutte le loro peculiarità. Altro aspetto importante che emerge dalla guida di Lozzi è l’apparato fotografico, che invita il lettore-escursionista a ritrovarsi nello stesso punto in cui l’autore ha colto il momento per rappresentare con una sua foto quel paesaggio, quell’angolo caratteristico”.
Un’ultima considerazione: per la maggior parte degli itinerari l’autore della guida indica ogni dettaglio del percorso e i punti critici.
Nessun commento:
Posta un commento