(C.Bott.) C’erano tutti gli “ingredienti” perché fosse una vera festa. C’erano la musica, le riflessioni e i canti proposti dalla Corale Bilacus di Bellagio in una suggestiva meditazione cantata sulle strade della storia sacra e profana, c’era la “locanda del viandante” per chi desiderava fare colazione, concedersi uno spuntino a metà mattina o la merenda del pomeriggio. C’era il mercato “del bello, del buono e dell’utile” dove trovare marmellate, miele, torte, liquori, piante, articoli per neonati e per la casa, giochi “dedicati” al territorio e altro ancora.
C’era la spettacolare rappresentazione della lotta tra San Giorgio e il drago, che è piaciuta sia ai bambini sia agli adulti che vi hanno assistito anche per la cura con cui era stata predisposta la “scenografia” e per il fascino dei costumi indossati dai protagonisti. C’era, a proposito di “san Giorgio cacciatore di draghi” nell’interpretazione dei vari pittori, l’incontro con lo storico locale Roberto Pozzi. E c’era naturalmente la componente religiosa della festa, con la messa solenne celebrata dal parroco della comunità pastorale di Abbadia Lariana, don Aldo Milani, senza dimenticare il tradizionale incanto dei canestri.
C’era tutto questo all’edizione 2025 della festa di San Giorgio che tra venerdì sera e la giornata di ieri ha animato la località mandellese, richiamando l’attenzione anche di numerosi passanti e degli escursionisti che nel fine settimana hanno percorso il sentiero del viandante.
Tutto è andato secondo le più ottimistiche previsioni, anche e soprattutto per l’impegno “messo in campo” dagli “amici di San Giorgio”, che non hanno davvero trascurato alcun dettaglio per “confezionare” una bella festa patronale.
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