23 agosto 2019

Lierna-Alpe di Lierna. Una medaglia e un pensiero onoreranno il dottor Gianpaolo Bonacina

Un sorridente primo piano del dottor Gianpaolo Bonacina, morto lo scorso aprile all'età di 68 anni.
(C.Bott.) A onorarne la memoria sarà una medaglia d’oro che verrà assegnata in occasione della cerimonia di premiazione della gara. Ma il ricordo del dottor Gianpaolo Bonacina rivivrà idealmente domenica prossima, nel giorno della Lierna-Alpe di Lierna di corsa in montagna, anche e soprattutto nei pensieri e nelle riflessioni personali di quanti, tra gli organizzatori e i concorrenti, hanno conosciuto il medico mandellese scomparso improvvisamente lo scorso fine aprile mentre stava trascorrendo con la famiglia alcuni giorni di vacanza in Liguria.
Sì, il suo ricordo rivivrà in coloro i quali lo apprezzavano e lo stimavano e non a caso il riconoscimento a lui dedicato verrà attribuito in una manifestazione qual è appunto la Lierna-Alpe di Lierna che è, insieme, una competizione sportiva, una sfida con se stessi e soprattutto una corsa e una festa all’aria aperta, dentro un paesaggio montano che regala affascinanti scorci sul lago. Come dire, esattamente il “mondo” e gli spazi che il dottor Bonacina tanto amava e dentro i quali era solito rifugiarsi quando la professione e gli impegni gliene lasciavano il tempo.
E’ un vuoto grande, quello da lui lasciato. E non è un caso neppure che tra gli organizzatori della Lierna-Alpe di Lierna vi sia il dottor Carlo Santini, che a Bonacina era legato da sentimenti di affetto e di stima che andavano oltre la comune professione di medico e che, tra l’altro, quella stessa gara di corsa in montagna l’ha visto protagonista negli anni scorsi anche in veste di concorrente.
Ma domenica 25 agosto il pensiero del dottor Santini sarà lo stesso dei suoi colleghi medici, dei tanti amici del dottor Bonacina e naturalmente dei suoi familiari, che presenzieranno alla cerimonia di premiazione.
Classe 1951, il dottor Gianpaolo Bonacina aveva lo studio medico in via Dante a Mandello. Dal 1985 era socio della Società italiana di nefrologia. Iscritto alla Società italiana di ipertensione arteriosa e alla Società italiana di metabolismo minerale, faceva parte altresì della Società italiana di medicina generale.
A lui si devono negli anni Ottanta varie pubblicazioni scientifiche in campo nefrologico realizzate durante l’attività svolta presso la Divisione nefrologia e dialisi dell’ospedale di Lecco su argomenti riguardanti l’ipertensione arteriosa, la calcolosi renale e l’insufficienza renale cronica.

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