04 maggio 2019

Patrizia Rebizzi, le borse di studio della Scuola di musica “Guarnieri” la ricordano


La vincitrice è la giovane violinista Arianna Bandera. Sei in totale i premi conferiti ad altrettanti allievi dell’istituto, che ha sede a Villa Mariani
La giovane violinista Arianna Bandera è la vincitrice della seconda edizione della Borsa di studio “Patrizia Rebizzi”, anche quest’anno messa in palio dalla Scuola di musica “Guarnieri” del Consorzio brianteo “Villa Greppi” e promossa in memoria della chitarrista, nonché storica insegnante dell’istituto.
Una giornata di selezioni che, come per la passata edizione, si è tenuta il 1° maggio e che ha visto la commissione giudicatrice conferire un totale di sei premi ad altrettanti allievi dell’istituto che ha sede a Villa Mariani.
Accanto alla prima classificata, alla quale è stata assegnata una somma pari a 700 euro destinata a coprire, secondo la finalità del premio, parte della retta di iscrizione per l’anno scolastico 2019-2020, altri cinque musicisti particolarmente meritevoli.
Si tratta, nell’ordine, della violoncellista Monica Pilotti (alla quale è stata assegnata una “borsa” da 200 euro), del pianista Alessio Carruggio e del violinista Nicola Scaramella (a loro la “borsa” da 150 euro, ex aequo), della flautista Giulia Corti e della clarinettista Valentina Giannessi (borsa di studio da 100 euro, ex aequo).
Un’iniziativa, quella della borsa di studio, che oltre a tenere vivo il ricordo di Patrizia Rebizzi, scomparsa un paio d’anni fa, intende consentire ai vincitori di proseguire con maggiore facilità gli studi musicali.
“La Borsa di studio intitolata a Patrizia Rebizzi - commenta Marta Comi, presidente del Consorzio - è il modo in cui il Consorzio “Villa Greppi” e i docenti della Scuola di musica “Guarnieri” vogliono ricordare un’insegnante che ha fatto della musica la ragione della sua vita e che per moltissimi anni ha insegnato musica nella nostra scuola. Non potevamo che ricordarla incoraggiando e aiutando i nostri allievi a proseguire negli studi musicali. E’ un ringraziamento a lei e un incitamento agli studenti della scuola a prenderne esempio”.

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