24 aprile 2020

Don Ferruccio Ortelli concelebrerà domenica 26 con il vescovo Oscar Cantoni

Fu parroco a Somana di Mandello dal ’92 al ’99. La messa avrà inizio alle 10 e sarà trasmessa in diretta da Espansione Tv
Don Ferruccio Ortelli in una foto che lo ritrae con il vescovo Clemente Gaddi.
Parroco a Somana di Mandello dal 1992 al 1999, è dal 2011 alla guida della parrocchia di San Fermo della Battaglia, nel Comasco. Domenica prossima, 26 aprile, don Ferruccio Ortelli affiancherà il vescovo Oscar Cantoni nella celebrazione “a porte chiuse” della messa della III domenica del tempo di Pasqua che sarà celebrata proprio a San Fermo nel santuario dedicato ai santi Fermo e Lorenzo.
Il rito eucaristico avrà inizio alle 10 e sarà trasmesso in diretta su Espansione Tv (canale 19 del digitale terrestre, sito web e pagine social) e sul canale YouTube del Settimanale della diocesi di Como.
San Fermo della Battaglia accoglie il più grande ospedale della provincia e della diocesi di Como, il “Sant’Anna” e attraverso la sua presenza il vescovo intende esprimere vicinanza e sostegno a tutti gli ammalati, alle loro famiglie, a tutto il personale medico, infermieristico, assistenziale e organizzativo, agli operatori con mansioni non sanitarie delle strutture ospedaliere, di cura e socio-assistenziali dell’intero territorio diocesano.
Con il vescovo e appunto con don Ferruccio, domenica 26 aprile a concelebrare vi sarà anche il cappellano dell’ospedale Sant’Anna, il camilliano padre Alessandro Viganò. Tra i lettori, due rappresentanti del personale medico-infermieristico del nosocomio lariano.
Un'altra immagine di don Ferruccio quando era parroco a Somana di Mandello.
Il santuario dedicato ai santi Fermo e Lorenzo ha una storia antica. La cappella originaria, poi ampliata in epoche successive fino all’attuale edificio, si colloca lungo una strada di grandi commerci, in particolare verso il Veneto e Verona, dove molto forte è sempre stata la devozione per san Fermo, martire del III secolo dopo Cristo. Trovandosi nelle vicinanze della cappella votiva una stazione di sosta per i cavalli, i carrettieri veronesi si fermavano in preghiera consolidando il legame con san Fermo, santo molto venerato anche in terra bergamasca (è patrono di Caravaggio).
In epoca antica la festa di San Fermo era solennizzata dalla presenza del Capitolo della Cattedrale. A San Fermo della Battaglia molti malati si recavano in pellegrinaggio per chiedere aiuto al santo, in particolare per infermità alle ossa (gambe e braccia).
Nella cappellina laterale all’altare del santuario sono presenti alcuni ex voto. Domenica prossima all’altare della Madonna sarà esposta la reliquia di San Fermo.

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