18 aprile 2020

Penne nere all’ospedale da campo di Bergamo. Il presidente Magni: “Orgoglioso dei miei alpini”

E’ emergenza coronavirus e la squadra di Protezione civile della sezione di Lecco delle penne nere si trova a Bergamo per operare in supporto all’ospedale da campo allestito nel capoluogo orobico dall’Ana nazionale.

Capocampo è Alessandro Caretti, mentre la squadra è coordinata da Dino Sala, consigliere della sezione Ana di Lecco e membro del gruppo Alpini di Brivio, per la prima volta in missione con questo incarico.
“In questa situazione di emergenza la nostra squadra sta operando compatta - spiega Sala - I volontari hanno familiarizzato con quelli delle altre sezioni e stanno lavorando con grande impegno. Le mansioni sono diverse, se vogliamo semplici in tempi normali ma rese molto impegnative dai protocolli di sicurezza dettati da questa emergenza. In queste settimane ci stiamo occupando del servizio principale di navetta tra l’ospedale da campo, situato in zona Fiera, e l’ospedale “Papa Giovanni XXIII” per il trasporto di provette da analizzare, per eventuali urgenze, e per il trasporto e la consegna su richiesta di materiale medico. In un’occasione ci siamo anche recati ad Alzano Lombardo per il ritiro di un farmaco urgente”.
Oscar Ongania, del gruppo Ana di Mandello.
Ma non finisce qui. “Un altro servizio svolto - spiega sempre il caposquadra - è quello relativo alla cucina e alla mensa. Il cuoco e i suoi aiuti gestiscono la preparazione dei pasti con una vasta scelta di piatti, a mio dire di alta qualità. Gli addetti  alla mensa si occupano dello scodellamento: tra pranzi, cene e asporto per chi è di turno presso l’ospedale da campo servono circa 110-120 persone al giorno. Terminata la somministrazione dei pasti si procede con la pulizia e la sanificazione del locale mensa, di tavoli, panche e scaldavivande. Di sera, invece, si provvede alla preparazione della colazione che è a self service. Giornalmente avviene il ripristino delle vettovaglie e l’approvvigionamento di acqua e bevande”.
Dino Sala, caposquadra.
Continua Dino Sala: “A ciò si aggiungono i turni all’entrata all’ospedale da campo: in questo caso nostro compito è fermare ogni mezzo che transita, controllare la temperatura all’autista, registrare nome e cognome, provenienza documenti e bolle di consegna. Siamo sempre in contatto radio con la sala operativa per qualsiasi problematica. Quando arriva un familiare del paziente che viene dimesso avvisiamo la centrale, che manda un incaricato che lo scorta. Non è consentito entrare a nessuno di noi. Dobbiamo portare costantemente guanti e mascherina e sanificare spesso le mani. I turni sono di sei ore nell’arco della giornata”.
Roberto Spreafico (Ana di Cassago Brianza).
A Bergamo, con il caposquadra Dino Sala sono impegnati i volontari Anselmo Boffelli del gruppo Viganò, Emanuela Nasazzi e Guido Barindelli del gruppo di Esino Lario, Luca Tagliaferri del gruppo di Ballabio, Oscar Ongania del gruppo di Mandello, Riccardo Tantardini del gruppo di Introbio, Marco Mainetti del gruppo di Varenna e Roberto Spreafico del gruppo di Cassago Brianza, che opera come responsabile TLC.
“Sono orgoglioso dei miei alpini - dichiara il presidente sezionale, Marco Magni - di coloro che sono a Bergamo, di coloro che operano nei Coc comunali, di tutte le mie penne nere, anche di quelle che fanno il loro dovere a casa”. “E per un alpino - conclude Magni - non è facile stare a casa”.
Dino Sala in mensa.
Guido Barindelli (gruppo Ana di Esino Lario).
Luca Tagliaferri (gruppo Ana di Ballabio).
Marco Mainetti (Ana Varenna).
Riccardo Tantardini (Ana Introbio).
Aldo Moruzzi



Nessun commento:

Posta un commento