17 aprile 2020

La natura al tempo del coronavirus. I cigni (e non solo) si riprendono i loro spazi

(C.Bott.) Nell’Italia del coronavirus e del rallentamento della vita quotidiana di ciascuno di noi, la natura si riprende i suoi spazi e anche l’ambiente che ci circonda pare mutare ritmi e abitudini.
Meno inquinamento si sta traducendo in acque del lago incredibilmente limpide e si accompagna al fenomeno di animali di varie specie immortalati in strade deserte o in centro città o, ancora, nelle immediate vicinanze di spiagge che di questi tempi, complici anche le belle giornate primaverili, sarebbero state già frequentate (per non dire insudiciate) dall’uomo.
La dimostrazione di come appunto la natura si stia gradualmente riappropriando di territori e di spazi che fino a prima dell’emergenza Covid-19 erano di fatto appannaggio esclusivo (o quasi) dell’uomo arriva da una serie di bellissimi scatti di questi giorni e di queste ore. Ne è autore il fotografo mandellese Alberto Locatelli, che ha immortalato in “riva scura” a Lierna, poco distante dalla “riva bianca”, il nido di una coppia di cigni con sette uova prossime a schiudersi.
Ecco anche mamma cigno uscire dall’acqua e affrettarsi a raggiungere il nido, poi un merlo che intona il suo canto da un balcone, un germano tranquillamente a spasso a ridosso della riva e non solo. Scatti che invitano alla riflessione e da non dimenticare, quando l’emergenza sarà alle spalle.

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