15 aprile 2020

Mandello, addio Maria Teresa Pelucchi. “Ci guideranno la tua forza e i tuoi sorrisi”

Aveva gestito per anni un negozio in via Manzoni. I nipoti: “Sei stata per noi un grande punto di riferimento” 
Maria Teresa Pelucchi, morta all'età di 83 anni.
(C.Bott.) Il suo carattere affabile e solare, il suo fortissimo legame con la famiglia e la sua disponibilità, che era solita manifestare con gesti concreti e che la portava a mettere a disposizione degli altri - fossero i figli, gli affezionatissimi nipoti o le persone più fragili, a partire dagli anziani - il suo estro, il suo dinamismo e il suo saper donare sorrisi e incoraggiamenti. E, ancora, la sua schiettezza.
Così Mandello ricorderà Maria Teresa Pelucchi, morta nei giorni scorsi all’età di 83 anni.
Per chi non è più giovanissimo, il suo ricordo si lega anche al negozio di lana, merceria e biancheria da lei gestito per anni in via Manzoni unitamente a sua nipote Laura Villa. “Arcobaleno” era il nome dell’esercizio commerciale, mai così appropriato, verrebbe da dire, pensando appunto a chi ne portava avanti la conduzione.
“Ciao mamma, lasci un vuoto incommensurabile nei nostri cuori - hanno scritto i figli Luciano ed Elena nel loro ultimo saluto - La tua forza e il tuo senso della famiglia ci accompagneranno sempre”.
Tenero e commovente anche il congedo di tutti i nipoti. “Zia Tere, già ci manchi immensamente - hanno scritto - ed è difficile pensare la nostra vita senza di te, così come trovare le parole adatte a esprimere il nostro dolore”.
“Arriverà il tempo dei ricordi - aggiungono - che ci terranno per sempre teneramente uniti con la certezza che, dalla tua nuova dimora, veglierai su di noi e sulle nostre vite. Sei stata per noi un grande punto di riferimento, ci sei stata accanto nell’infanzia, nell’adolescenza e nell’età adulta e abbiamo avuto il privilegio di averti sempre al nostro fianco e al fianco dei nostri figli”.
Quindi il  commiato: “Ci mancherai infinitamente, ma nel nostro cuore avrai sempre un posto grande”.
Maria Teresa Pelucchi, che aveva sposato Gabriele Passini, aveva anche svolto attività teatrale a livello amatoriale con il “Gruppo Sorriso”, denominazione che anche in questo caso rispecchiava fedelmente la sua personalità e il suo desiderio di donare un momento di spensieratezza e, appunto, un sorriso a chi ne aveva maggiormente bisogno.

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