08 giugno 2021

Scrive da Mandello: “Interessante conoscere e approfondire la storia dei giardini pubblici”


 

Da Luciano Maria Rossi, mandellese, riceviamo e pubblichiamo:

Giorni fa mi sono iscritto all’Archivio comunale della memoria locale, benemerita associazione di volontariato che tanto ha fatto e fa per dare più coscienza storica a Mandello. Volevo sapere qualcosa di più sui giardini pubblici e due cose le ho già imparate.

Primo, ho corretto un mio errore. Credevo che i giardini fossero stati donati nel Novecento dai Falck al Comune, ma non è così. L’area chiamata Gera (cioè “ghiaia”, per i sassi portati dal Meria non ancora arginato come oggi) in realtà è sempre stata di proprietà comunale, anche se sino a fine ‘800 veniva data in concessione a privati per la piantumazione e lo sfruttamento degli alberi che vi potevano crescere.

La seconda cosa è proprio un documento del 1895. E’ l’atto notarile, scritto in latino, con cui il Comune pose fine a queste concessioni e assegnò alla comunità di Mandello la piena titolarità e uso dell’area.

Mi sembra una data significativa, perché è a partire da qui che hanno potuto poi prendere forma, un passo alla volta e grazie alla lungimiranza di amministratori illuminati, i nostri splendidi giardini pubblici.

Ne ho parlato anche con Elios Amati, che li curava come giardiniere nel loro periodo d’oro, e mi ha fatto subito il nome, intorno agli anni ‘80, dell’allora assessore Nino Lozza per la passione e l’intelligenza che ci metteva nel renderli sempre più belli e rispettati. A loro, va il nostro grazie.

Naturalmente mi piacerebbe che l’Archivio della memoria potesse approfondire e poi farci conoscere tutte le vicende relative ai giardini di cui si abbia testimonianza, magari anche con una targa da apporre in futuro al loro ingresso.

Luciano Maria Rossi

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