(C.Bott.) “Un grandissimo ringraziamento, dal profondo del cuore, agli amici di Mandello Lario che hanno pensato a noi per la festa di fine Grest. Siamo lontani, ma vedo con piacere che le distanze non sono un problema”. Dal Mozambico don Filippo Macchi esprime gratitudine per la scelta degli oratori mandellesi di dedicare alla sua missione di Mirrote l’atto finale del Grest 2025.
“Quella del 30 maggio - scrive il sacerdote - è stata per noi una notte terribile, ancora di più per la gente di qui. La chiesa bruciata era il simbolo della storia di questa terra, una chiesa costruita nel ‘67 e grandiosa. Ha passato tante disgrazie, adesso l’incendio ha distrutto completamente il tetto e dovremo fare un lavoro grande e urgente per rimetterla in sesto. Siamo ancora in fase di preventivi, ma le cifre si aggirano intorno ai 100mila euro, che in Italia sono molti ma per noi sono una cifra insostenibile”.
“Probabilmente - aggiunge don Filippo - faremo il lavoro in due fasi. Ci metteremo anni, prima delle piogge dobbiamo coprire questa struttura che comunque è solida. La nostra grande preoccupazione è coinvolgere la gente della parrocchia: purtroppo il rischio di aspettare l’aiuto dal cielo senza mettersi in gioco è grande, ma stiamo facendo leva sul loro orgoglio perché ciascuno faccia la sua parte”.
Infine un altro pensiero a Mandello e all’iniziativa voluta dal Gruppo estivo: “Vi ringraziamo tanto e speriamo che il Grest sia stata una bella occasione per sentirvi uniti, divertirvi e far parte di quella grande famiglia che è l’oratorio”.
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