18 giugno 2025

“Serve un presidio straordinario a bordo dei bus, abbiamo chiesto al prefetto misure immediate”

Il consigliere regionale Giacomo Zamperini: “Non possiamo permettere che la situazione degeneri a scapito della sicurezza, dell’ordine pubblico e dei diritti dei cittadini. È necessario intervenire subito”

Il consigliere regionale Giacomo Zamperini.

“Siamo consapevoli dei disagi che la nostra provincia affronterà durante l’estate a causa dell’interruzione della linea ferroviaria Lecco-Sondrio-Tirano, ma non possiamo permettere che la situazione degeneri a scapito della sicurezza, dell’ordine pubblico e dei diritti dei cittadini. È necessario intervenire subito con misure concrete per tutelare utenti, personale viaggiante e il territorio. Stiamo lavorando per ridurre al minimo gli inevitabili disagi”.

Con queste parole il consigliere regionale lecchese di Fratelli d’Italia, Giacomo Zamperini, interviene dopo i primi giorni di attivazione del servizio sostitutivo su gomma, attivo fino al 14 settembre.

“Abbiamo già assistito a episodi critici che impongono un cambio di passo - afferma - L’assenza di controlli sui bus e di un presidio alle fermate più critiche nei punti nevralgici, come a bordo dei mezzi sostitutivi, ha reso difficile la gestione delle situazioni più delicate. Per questo abbiamo formalmente chiesto al prefetto un rafforzamento immediato delle misure di sicurezza”.

Alcun episodi, in particolare, hanno destato preoccupazione. Il primo, avvenuto domenica 15 giugno, ha coinvolto alcuni gruppi di giovani che approfittando dell’assenza di controlli sono saliti sui bus sostitutivi senza biglietto, mettendo a rischio la sicurezza degli altri passeggeri. “È inaccettabile - dichiara Zamperini - che siano gli autisti, da soli, a dover affrontare situazioni così gravi e delicate. Non possiamo permetterci che questi bus vengano scambiati per navette gratuite che portano branchi di “maranza” sul nostro lago a sbaffo, compromettendo la vivibilità del territorio e il diritto alla mobilità dei cittadini residenti che pagano regolarmente il biglietto o l’abbonamento”.

Un altro episodio si è verificato ad Abbadia Lariana, dove numerosi passeggeri, esasperati per le lunghe attese e l’impossibilità di trovare posto a bordo, hanno dato vita a momenti di tensione sfociati in atti vandalici e aggressioni contro autisti e mezzi. In entrambi i casi è stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine.

“Comprendiamo la frustrazione - afferma il consigliere regionale - ma serve un chiaro messaggio di rispetto reciproco. Chi visita il nostro territorio è il benvenuto, ma deve rispettare le regole basilari di decoro e sicurezza. Il diritto alla mobilità e la possibilità dei turisti di godere delle nostre meraviglie va garantita, ma sempre con il rispetto delle persone e delle leggi”.

L’ultimo grave episodio è accaduto a Colico, dove una donna non vedente, nonostante avesse prenotato regolarmente l’assistenza tramite il servizio Sala blu di Rfi, non avrebbe ricevuto alcun supporto per accedere al bus sostitutivo. “La risposta che avrebbe ricevuto, ossia quella di “arrangiarsi”, è inaccettabile - osserva sempre Zamperini - Nessuno deve essere lasciato solo, soprattutto chi si trova in una condizione di fragilità. Questo episodio impone un miglioramento immediato nella gestione dell’assistenza”.

Osserva ancora l’esponente di Fratelli d’Italia: “Rivolgo un invito all’assessore regionale ai Trasporti, Franco Lucente, a salire a bordo dei mezzi sostitutivi con me nei prossimi fine settimana e a rendersi conto in prima persona delle criticità. Serve un’azione condivisa, perché qualcosa è evidente che non funzioni. Insieme alla Regione Lombardia e con il coinvolgimento dei sindaci del territorio stiamo lavorando per attivare una ‘task force’ di polizia locale per rafforzare il presidio a bordo dei bus e nelle principali fermate, grazie anche al supporto dell’assessore alla Sicurezza, Romano La Russa”.

“Si tratta di un intervento non più rimandabile - conclude - per garantire un servizio all’altezza delle esigenze di cittadini e turisti e per evitare che episodi spiacevoli si ripetano. Serve un coordinamento stretto tra le istituzioni locali, la Regione, Trenord, Rfi e la prefettura. Ognuno deve fare la propria parte per assicurare il diritto alla sicurezza dei residenti e dei turisti, prima che accadano fatti ancora più gravi rispetto a quelli registrati nel primo fine settimana”.

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