Alla cerimonia che si è tenuta sabato 28 giugno in Duomo a Como ha presenziato monsignor Dante Lafranconi, mandellese, vescovo emerito di Cremona
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(photocredits Mattia Calderazzo) |
(C.Bott.) Sabato 28 giugno in Cattedrale a Como la diocesi si è stretta attorno al proprio vescovo, cardinale Oscar Cantoni, in festa per i 50 anni di ordinazione sacerdotale. Al suo giubileo si è aggiunto il ricordo dei 60 anni di consacrazione presbiterale del predecessore, monsignor Diego Coletti, vescovo di Como dal 2006 al 2016.
Va ricordato che lo scorso 5 marzo il vescovo Cantoni aveva festeggiato il ventesimo anniversario di ordinazione episcopale, mentre il prossimo 27 agosto saranno tre anni dalla sua creazione a cardinale, titolare di Santa Maria Regina pacis in Monteverde di Roma.
Sabato scorso in Duomo erano sedici i vescovi concelebranti. Tra loro vi era monsignor Dante Lafranconi, mandellese, vescovo emerito di Cremona.
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L'arcivescovo di Milano Mario Delpini sabato scorso in Duomo a Como. Dietro di lui monsignor Dante Lafranconi. |
Il 28 giugno 1975 con Oscar Cantoni furono ordinati sacerdoti a Como dal vescovo monsignor Teresio Ferraroni anche don Marco Folladori, che fu vicario a Mandello Sacro Cuore dal 1975 al 1982, e don Rinaldo Valpolini, nativo di Olcio. Dapprima vicario a Como Sant’Orsola e a Como Sant’Agata, don Rinaldo è stato dal 1984 direttore dell’Ufficio liturgico diocesano, canonico e maestro delle celebrazioni dal ’93 al 2014 e in seguito canonico onorario della Cattedrale di Como. E’ stato insegnante presso il Seminario maggiore.
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Il vescovo Oscar Cantoni. |
Il cardinale Cantoni, cinquant’anni fa, come motto per la propria consacrazione sacerdotale scelse un versetto del salmo 51: Mi abbandono alla fedeltà di Dio, ora e per sempre. E nei giorni scorsi il vescovo ha detto: “Il Signore mi ha concesso la grazia di perseverare nel ministero pastorale, sostenuto da tante persone che hanno contribuito a vivere una vita intensa, bella e gioiosa a servizio del popolo di Dio. Esprimo quindi la mia gratitudine a tutti ma soprattutto al Signore, che è fedele, e lo ha dimostrato nel corso di questi 50 anni di presbiterato”.
A portare il saluto iniziale al vescovo Oscar, ai concelebranti, alle autorità e ai fedeli presenti è stato il vicario generale, monsignor Ivan Salvadori, il quale ha anche spiegato il significato delle immagini simboliche cesellate sul calice donato al cardinale, benedetto durante l’Offertorio, e ha dato lettura del messaggio di auguri giunto da papa Leone XIV. Il saluto finale è stato invece pronunciato dall’arcivescovo di Milano, metropolita della regione ecclesiastica lombarda, monsignor Mario Delpini.
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