13 marzo 2021

“AV Blu”, l’audiovisivo tutto lecchese vale un prestigioso premio internazionale

Ad aggiudicarselo è stata Letizia Ronconi. Il suo racconto per immagini è ispirato alla novella “La torre” della mandellese Virna Dotti

Letizia Ronconi


(C.Bott.) Un racconto per immagini, supportate da una coinvolgente colonna sonora,  liberamente ispirato alla novella La torre scritta dalla mandellese Virna Dotti e pervaso dalle suggestioni scaturite da Film blu del regista, sceneggiatore, scrittore e documentarista polacco Krzysztof Kieslowski, universalmente riconosciuto come uno tra i più grandi registi della storia del cinema.

Ha per titolo AV Blu ed è valso alla sua autrice, la lecchese Letizia Ronconi, un prestigioso riconoscimento internazionale. Ha infatti conquistato il primo posto nell’ambito del “The IAC Peter Coles international AV competition 2021”, il principale concorso inglese di audiovisivi fotografici a cui prendevano parte 65 opere di autori provenienti da 13 Paesi.

L’audiovisivo fotografico è un mezzo creativo e di comunicazione che si avvale di immagini montate in sequenza con l’impiego di tecniche di dissolvenza e effetti estetici. La colonna sonora costituita da musica, suoni e dialoghi contribuisce alla realizzazione di uno spettacolo multimediale in grado di trasmettere informazioni, di descrivere ambienti, di trasferire contenuti strettamente estetici, di proporre idee, riflessioni, messaggi o racconti.

Nicoletta Orlandi


E’ un premio tutto lariano, quello vinto da Letizia Ronconi. Non soltanto perché come detto l’autrice è lecchese, ma anche perché della città manzoniana sono pure i protagonisti: Nicoletta Orlandi, semplicemente perfetta nel suo ruolo, e lo studente Andrea Bonasia.

Tutte le fotografie, inoltre, sono state scattate nel nostro territorio: in interni di abitazioni della stessa città di Lecco, sulle rive del lago e in frazione Maggiana di Mandello.

Letizia Ronconi, che ha realizzato diversi documentari di carattere etnografico, con particolare riferimento agli usi e ai costumi della vita contadina del primo Novecento, da anni si dedica completamente alla fotografia e alla realizzazione di audiovisivi fotografici. E’ membro del direttivo del Circolo fotografico “Passione fotografia Galbiate”.

L’audiovisivo premiato può essere visionato al link  https://www.youtube.com/watch?v=VF6hRjEbHDY.

Virna Dotti


“AV Blu”. Affrontare il passato per elaborare il dolore

La serena vita di Anna improvvisamente precipita nel lutto: un terribile incidente stradale le strappa per sempre l’amato marito Giulio. Seguono giorni di dolore senza fine e di solitudine sino a che, per caso, trova nel cassetto della scrivania di Giulio la sua fotografia con una donna e quella di un bambino: chi è Eugenio? Anna, sconvolta, intuisce che si tratta di un figlio del marito, avuto prima di averla conosciuta. Come aveva potuto tenerglielo nascosto? Delusione, sconforto e rabbia sono i sentimenti che  la pervadono. Vuol sapere, perciò decide di andare in cerca di quel figlio.

Per Anna, infatti, il percorso interiore dell’elaborazione del doppio dolore può avvenire soltanto affrontando il passato, superandolo per conviverci in modo sereno. E, come per la Julie di Film blu di Kieslowski, anche per Anna solo l’amnesia dei sentimenti può aprire la porta alla serenità e alla libertà sostenuta dalla carità, come si afferma nel brano di Preisner, sulle parole di San Paolo (lettera ai Corinzi, 13).

Quando Anna intravede nello sguardo di Eugenio gli stessi occhi di Giulio, la pervade un sentimento di perdono e affida alle acque purificatrici del lago il suo ultimo bacio, quale risposta - per dirlo con lo scrittore ungherese Sandor Marai - a una domanda che non è possibile affidare alle parole”.

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