21 marzo 2021

Mandello. E’ morto Francesco Gala, una vita per la fotografia e accanto ai più fragili

A inizio anno gli era stata attribuita la civica benemerenza per la sua attività professionale e per il suo altruismo. Esempio di profonda generosità e umanità

Francesco Gala il giorno del suo 89.mo compleanno.


(C.Bott.) Lo scorso 31 gennaio aveva compiuto 89 anni e in quella stessa data aveva festeggiato il suo anniversario di nozze con Irene Rusconi (“a farmela conoscere sono stati il destino e la fortuna”, era solito dire). Il compleanno e il matrimonio nello stesso giorno. E nella ricorrenza liturgica di San Giovanni Bosco.

Quando ne aveva l’occasione ci teneva a sottolineare quella singolare coincidenza. E ci scherzava, perché i giorni di quel 1959 immediatamente successivi al matrimonio celebrato a Dervio (insomma il viaggio di nozze e la luna di miele, destinazione Rapallo) non furono del tutto fortunati, fra contrattempi e problemi di salute vari.

Oggi Mandello piange Francesco Gala. E non sono lacrime di circostanza, perché benvoluto e stimato lui lo era davvero. Da qualche tempo sofferente, non aveva perso la sua voglia di combattere per vivere, anche se le forze gli venivano meno progressivamente, al punto da impedirgli di continuare a fare ciò che negli ultimi anni e ancora negli ultimi mesi gli avevano consentito di continuare a coltivare - anche attraverso l’utilizzo del computer, con cui aveva preso una certa dimestichezza - quei rapporti di amicizia a cui teneva davvero tanto.



Dopo aver lavorato in gioventù all’ufficio spedizioni della “Gilardoni raggi X”, oltre a essersi occupato della camera oscura della stessa azienda mandellese, Francesco Gala si era avvicinato alla fotografia e quello sarebbe ben presto diventato il suo mondo. Dapprima la decisione di aprire un negozio in via Parodi a Tonzanico (“mia sorella Fede fu la mia prima commessa”, era solito ricordare), poi quella di rilevare anche l’attività commerciale aperta in zona lago da Morini, fotografo monzese.

Da allora lui e la “Galbifoto” divennero il riferimento di molti - se non di tutti, verrebbe da dire - in paese, per i più svariati servizi fotografici: dai matrimoni ai battesimi, dalle prime Comunioni alle cresime, passando per le diverse manifestazioni e per gli eventi organizzati non soltanto a Mandello ma anche nei centri vicini di Abbadia Lariana e Lierna.

Chi, oggi non più giovanissimo, non ha portato alla “Galbifoto” i rullini da sviluppare di un suo viaggio, delle proprie vacanze, di una passeggiata piuttosto che di una gita o di una festa di compleanno? Quanti, poi, i servizi fotografici da lui svolti nelle più prestigiose e avviate aziende mandellesi!

Ad affiancarlo in questa sua attività sarebbero stati poi i figli Roberta e Michele e la stessa compagna della sua vita di ogni giorno era una presenza costante in negozio.



Oltre che alla professione, nella sua vita Francesco Gala ha peraltro dedicato tempo ed energie al volontariato e a numerose iniziative di solidarietà e di accoglienza. Quanti immigrati (e non solo) si sono rivolti a lui e a Irene nel corso degli anni, trovando sempre una porta aperta, una parola di incoraggiamento e, ciò che più conta, un sostegno materiale! A lui e a sua moglie non importava da dove provenissero e perché fossero giunti a Mandello. E neppure se si trattava di italiani o di stranieri. Per loro contava soltanto aiutarli.

Ha fatto parte dell’Archivio comunale della memoria locale e ha guidato la “San Vincenzo”, Gala, adoperandosi incessantemente anche in quel suo ruolo affinché si andasse incontro a ogni situazione di povertà.



All’inizio di quest’anno il Comune di Mandello gli aveva attribuito la civica benemerenza. Certamente meritata, ma quel riconoscimento, che lui avrebbe voluto venisse destinato ad altri, ennesima dimostrazione del suo disinteressato altruismo, l’aveva messo a disagio.

Proprio “il suo sguardo sempre attento ai bisogni del prossimo” era del resto evidenziato nella motivazione della benemerenza, che ricordava anche “il suo aver saputo “fermare” con l’obbiettivo della macchina fotografica la vita di un intero paese, nelle vicende private così come nel progresso delle eccellenze industriali”.

Quindi il riferimento al suo impegno in campo amministrativo (fu consigliere comunale), ai suoi ideali e ai tratti salienti del suo carattere. “Ha dedicato gran parte della sua vita all’attività politica e sociale di Mandello - si legge sempre nella motivazione del riconoscimento civico - Disponibile, spiritoso ma anche serio, mai disposto a compromessi nei valori in cui crede, è esempio di profonda umanità e generosità”.



Uomo di grande fede, scrivendo in occasione delle nozze d’oro quella che lui stesso aveva definito “la storia semiseria ma vera  del suo matrimonio” con Irene, Francesco Gala concludeva il suo simpatico racconto con una serie di ringraziamenti e di riflessioni che oggi assumono un po’ il senso di un testamento.

“Ringrazio tutti quelli che mi hanno voluto bene - scriveva - i miei genitori, i nonni, i figli, i fratelli, i miei superiori, gli amici e in particolare Irene, compagna fedele di mezzo secolo di vita, ma ancora di più Gesù e la Madonna per averci tenuto sempre per mano, pregandoli di farmi anche concludere serenamente, sempre con loro, la porzione di vita che mi rimane”.

I funerali di Francesco Gala si terranno martedì 23 marzo alle 14.30 nella chiesa arcipretale di San Lorenzo.

Francesco Gala in una foto che lo ritrae con sua moglie Irene.

 

1 commento:

  1. Un grande sublime mansueto generoso lungimirante esemplare cittadino di Mandello e del mondo intero. 😇 Le schiere superne lo accolgono radiose e lo accompagnano nei reami della Gloria 👃👃🏻🙏🏿 Preci mirate per lui ...

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