31 marzo 2021

Messa in sicurezza di edifici e infrastrutture. Oltre 4,5 milioni dalla Regione per il Lecchese

Per quanto riguarda la sponda lago Mandello beneficerà di una somma di 140mila euro, Colico di 100.000, Bellano e Abbadia Lariana di 60.000

Una veduta di Mandello Lario.


Il consiglio regionale ha approvato ieri il progetto di legge “Misure di sostegno al tessuto economico lombardo” che destina ai comuni del Lecchese la somma di 4.550.000 euro per realizzare interventi di messa in sicurezza dei territori a rischio idrogeologico, oltre che di strade, ponti e viadotti, nonché interventi sulla viabilità e sui trasporti anche con la finalità di ridurre l’inquinamento ambientale.

Gli stanziamenti riguardano altresì la messa in sicurezza degli edifici, con precedenza per quelli scolastici, e di altre strutture di proprietà dei comuni, progetti di rigenerazione urbana e riconversione energetica, infrastrutture sociali e la bonifica ambientale di siti inquinati.

Per quanto riguarda i comuni della sponda orientale lecchese del Lario questa è l’entità degli importi stanziati: Mandello Lario 140mila euro, Colico 100mila, Bellano 60mila, Abbadia Lariana 60mila, Dervio 30mila, Lierna 30mila, Perledo 30mila, Esino Lario 30mila, Varenna 30mila, Valvarrone 30mila, Dorio 30mila.

“Dopo i 4 miliardi e mezzo del “Piano Lombardia” - spiega il consigliere regionale lecchese Mauro Piazza - prosegue dunque l’azione di sostegno agli enti locali lombardi. Con il provvedimento di legge approvato ieri si finanziano infatti i Comuni lombardi con ulteriori 100 milioni. Questi enti nell’ultimo anno si sono dimostrati, per capacità di programmazione, i migliori realizzatori di opere pubbliche, un fatto che dimostra quanto ci sia bisogno di investimenti infrastrutturali in tutto il territorio regionale”.

“Il consiglio regionale con questa legge - conclude Piazza - applica in maniera concreta il principio di sussidiarietà, consentendo agli enti più prossimi alla cittadinanza di andare incontro alle attese e alle richieste delle comunità locali, anche le più piccole, che sono il cuore pulsante della nostra Lombardia”.

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