20 marzo 2021

E’ la festa della Madonna nera di Fiumelatte. Domani alle 11.30 la messa solenne

La tradizione si lega alla ricorrenza dell’Annunciazione. Purtroppo anche quest’anno mancheranno la processione, l’incanto dei canestri e la distribuzione dei tortelli



(C.Bott.) La tradizione, che affonda le radici in anni lontani, vuole che la festa venga organizzata in occasione della ricorrenza dell’Annunciazione, la cui ricorrenza liturgica cade il 25 marzo.

Oltre alla messa nella chiesa della frazione di Varenna intitolata alla Beata Vergine Maria di Loreto, Fiumelatte era solita celebrare la Madonna nera con la processione che si snodava attraverso un percorso segnalato da suggestivi addobbi e lumini, con l’incanto dei canestri e - dulcis in fundo, è il caso dire - con la distribuzione dei “turtej de la Madona”, deliziosi tortelli ricoperti di zucchero a velo la cui tradizione culinaria viene tramandata dalle donne del paese.

Anche quest’anno come già nel 2020, purtroppo, la pandemia costringe la parrocchia e la Pro loco varennese a rivedere tutti i piani e a limitare la festa alla celebrazione della messa.

Un'immagine d'archivio, con la statua della Vergine portata in processione per le vie di Fiumelatte.


L’appuntamento con il solenne rito eucaristico è dunque per domani, domenica 21 marzo, alle 11.30.

Quelli in prossimità della ricorrenza dell’Annunciazione sono da sempre, per tradizione, anche i giorni in cui le spumeggianti acque del Fiumelatte riappaiono in superficie, creando fragorose quanto affascinanti cascate. In verità, da qualche anno a questa parte il riapparire del fiume si lega più che altro alle situazioni climatiche e al meteo ed è pertanto fortemente condizionato dall’andamento delle stagioni.



La statua lignea della Madonna nera

La statua lignea della Madonna nera con bambino bianco custodita nella chiesa di Fiumelatte viene fatta risalire al XVII secolo, quando l’Oratorio della frazione varennese venne benedetto da padre Vittorio Bertarini, oblato del Santo Sepolcro di Milano, rettore e parroco della chiesa di San Giorgio in Varenna in data 11 agosto 1685.

Nel 1967 l’Oratorio è stato dedicato all’Annunciazione, ricostruito  per volontà di monsignor Diego Venini, nativo di Fiumelatte e dapprima segretario poi elemosiniere segreto di quattro pontefici - da Pio XI a Paolo VI - la cui salma riposa proprio in Fiumelatte. Caratteristica della statua è come detto la Madonna Nera con bambino bianco, a rappresentare l’unità delle razze in Cristo e in Maria. Dal collo della Vergine pende una collana con tre file di preziosi.



Importante aneddoto storico è che negli anni Cinquanta l’allora coadiutore di Varenna, constatando il deterioramento della statua, programmò di farla restaurare e in sostituzione ne commissionò una nuova, di foggia del tutto simile a quella della Madonna di Loreto, che come noto ha il corpo interamente fasciato, braccia comprese, così che la gente di Fiumelatte le attribuì il titolo, poco decoroso, di “Madonna della penagia” (nel dialetto locale la "penagia" è uno strumento artigianale utilizzato per trasformare la panna in burro).

L’avversione dei cittadini ad accogliere la nuova statua convinse i parroci a far eseguire un sapiente restauro dell’antica statua, tale da metterne in risalto le caratteristiche di unicità.



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