14 marzo 2021

Abbattimento cinghiali. Il sindaco di Bellano: “Grandi benefici per tutto il territorio”

Determinante la convenzione stipulata tra Comune e cacciatori. Nel 2020 sono stati abbattuti 80 capi nel territorio del Monte Muggio



“Sono 80 i cinghiali abbattuti nel corso del 2020 nel territorio del Monte Muggio, in comune di Bellano. Un dato positivo nell’ambito della campagna di contenimento della proliferazione degli ungulati, comunicato nei giorni scorsi dal Comprensorio alpino Prealpi lecchesi, che ci ha consegnato il resoconto degli abbattimenti. I numeri parlano chiaro e testimoniano come la convenzione stipulata un anno fa tra Comune e cacciatori abbia funzionato, con un numero dei capi abbattuti nel corso del 2020 pari come detto a 80 cinghiali nel territorio del Monte Muggio, su un totale di 143 del settore Valsassina”.

Ad annunciarlo è Antonio Rusconi, sindaco di Bellano, che aggiunge: “In particolare sono stati abbattuti 40 capi sotto i 50 chili rispetto ai 4-5 del biennio 2018-2019. Un’operazione, quella relativa all’abbattimento di capi di peso ridotto, che ha consentito ai cacciatori di ottenere i contributi economici da parte del Comune, portando grandi benefici al territorio”.

“Da un’idea nata dopo alcune riunioni in prefettura ha preso forma questo esperimento - osserva il primo cittadino - Quindi, grazie alla collaborazione con i cacciatori del Comprensorio alpino Prealpi lecchesi, è stata scritta una convenzione ad hoc per l’abbattimento dei cinghiali, richiamando la salvaguardia del patrimonio pubblico. L’intuizione di dare un incentivo economico ai cacciatori ha fatto sì che i danni inferti ai pascoli, agli orti, ai prati e alle mulattiere da parte di questi animali siano drasticamente diminuiti, a beneficio della collettività”.

“Sicuramente rinnoveremo la convenzione con i cacciatori - afferma dal canto suo Poppo Enicanti, presidente della Commissione Vendrogno ed ex sindaco del comune della Muggiasca - I benefìci per il territorio di Vendrogno, ma non solo, sono evidenti: i danni ai terreni sono diminuiti e, con essi, le richieste di ristori da parte di proprietari dei fondi danneggiati. Speriamo che altri comuni seguano l’esempio di Bellano, per continuare questo processo di limitazione della proliferazione di questa specie”.

“Condivideremo con il prefetto e gli altri enti coinvolti i risultati di questa azione di controllo che crediamo abbia avuto il merito di approcciare in modo diverso il problema dei troppi cinghiali, andando incontro ai cacciatori e dando loro benefit economici per agevolare gli abbattimenti - conclude il sindaco di Bellano - Un sentito grazie va a Marco Cendali e a Giacomo Denti, nostri interlocutori del Comprensorio alpino, per la proficua collaborazione”.

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